Lele è sempre più sotto pressione. La polizia conosce molti dettagli, i genitori sono sempre più preoccupati. Il giovane confesserà la verità? Scopriamolo insieme.
Vivere non è un gioco da ragazzi: tensione e paure
Anna consente a Magnani di corteggiarla, ma con un obiettivo ben definito: preparare una trappola per persuaderlo a ritirare l’accusa contro il suo consorte. Allo stesso tempo, Lele, il giovane personaggio centrale, si ritrova al centro dell’attenzione sia di Caminito che di Saguatti, personaggi fondamentali nel contesto della trama.
Pur in un ambiente carico di tensioni, i genitori di Lele acconsentono a un faccia a faccia con Serena, dando al giovane l’opportunità di invitarla a pranzo per approfondire la loro conoscenza.
La routine di Lele viene nuovamente scossa quando, a scuola, la professoressa Palmieri rende noto che la polizia ha messo le manette all’individuo responsabile della vendita della droga a Mirco prima del suo tragico decesso. Lele resta scioccato nel constatare che l’arrestato è un suo compagno di classe, un ragazzo che credeva innocente.
Vivere non è un gioco da ragazzi: ultima puntata
I rimorsi tornano a tormentarlo, amplificandosi quando Ruggine, un personaggio di sinistra figura, lo intimorisce di allontanarsi da Serena e minaccia di rivelare tutto. Sotto tale pressione, Lele cerca l’aiuto di Caminito. In risposta, la banda decide di spaventare Ruggine con un’aggressione brutale per silenziarlo. Questo evento, oltre ogni previsione, costringe Lele a confessare di essere stato lui lo spacciatore di Mirco, svelando la verità prima ai genitori, poi alla polizia.
La sorpresa più sconcertante arriva da Saguatti, che stupisce Lele e la sua famiglia con una rivelazione: è convinto che non sia stato Lele a vendere la dose letale a Mirco.
Nell’Episodio 6 dell’ultima puntata di “Vivere non è un gioco da ragazzi” assistiamo al fatto che Lele ottiene l’assenso di Sonia e risolve tutte le questioni con Serena. Ma la tensione persiste: Caminito scopre che è stato Lele a riferire alla polizia riguardo alla banda di spacciatori, e invia un suo sgherro per intimidirlo. Nonostante i pericoli, Lele si affida nuovamente a Saguatti, che promette di proteggerlo, anche a rischio del suo posto di lavoro per aver condotto indagini e analisi non autorizzate.

