La polizia è ormai pronta a piombare da Lele per accusarlo dell’omicidio di Mirko. Scopriamo cosa accadrà al protagonista di Vivere non è un gioco da ragazzi.
Vivere non è un gioco da ragazzi
“Vivere non è un gioco da ragazzi” è una serie televisiva che racconta la storia di Lele, un giovane di 17 anni che vive a Bologna, in periferia, ma frequenta un prestigioso liceo nel centro città. La sua famiglia affronta difficoltà finanziarie dopo che il padre è stato truffato da un imprenditore senza scrupoli, e la paghetta di Lele è limitata. Nonostante le difficoltà, Lele è innamorato di Serena, una ragazza che sembra sfuggirgli a causa di un suo problema segreto.
Nel secondo episodio, la trama si sviluppa intorno ai tormenti della coscienza di Lele, che si sente un assassino dopo aver dato una “pasta” al suo amico Mirco, il quale viene poi trovato morto. Lele è desideroso di confessare il suo coinvolgimento, ma il suo amico Pigi, figlio di un penalista, lo convince a trattenere la verità. Da qui inizia il calvario interiore di Lele, con i sensi di colpa che si fanno sempre più opprimenti.
Tuttavia, i tormenti della coscienza di Lele non sono l’unico ostacolo che deve affrontare. Un poliziotto ambiguo inizia a sospettare di lui e cerca in tutti i modi di farlo confessare. Le minacce esterne si fanno sempre più reali quando gli spacciatori, da cui Lele ha comprato la pasticca mortale, lo minacciano di morte se dovesse rivelare ciò che sa. Lele si trova quindi intrappolato in un mondo pericoloso, dove la sua stessa vita è in gioco.
La polizia ha scoperto la verità su Lele?
La polizia ha ritrovato lo zainetto di Lele quello nel quale era contenuta la droga. Per questo motivo sarà proprio lui a finire sotto accusa per la morte dell’amico.
Al momento non sappiamo se sarà arrestato ma questa sembra la strada a meno di clamorosi colpi di scena.
