Vivere è un gioco da ragazzi è arrivata finalmente alla fine della prima stagione. Scopriamo la verità su come finirà e il significato.
Svelamenti e rivelazioni
Nell’episodio conclusivo di “Vivere non è un gioco da ragazzi“, i personaggi, sia giovani che adulti, vedono crollare le loro maschere e segreti. Lele, mosso dall’amore per Serena, si trova a dover affrontare le sue responsabilità e in tale percorso scopre una verità inquietante. Ma i pericoli non si esauriscono qui. Verso il termine dell’episodio, tutti si ritrovano a dover risolvere i loro conti in sospeso, confrontandosi con dolorose ma necessarie trasformazioni o continuando a vivere in uno stato di fuga.
Il finale della serie
Ma come si conclude effettivamente la serie? La verità sul venditore della droga viene finalmente svelata. Il vicequestore Saguatti riesce a scagionare Lele dalle accuse, mettendo a rischio la sua stessa carriera e posizione lavorativa. Lele, in accordo con Saguatti, tende una trappola allo spacciatore che lo aveva minacciato e tormentato, portando all’arresto del criminale.
Lele riesce a riappacificarsi con Serena, la figlia della candidata sindaco, la quale riesce a fare pace con suo padre, ex dipendente da sostanze stupefacenti. Nell’ultima scena della serie, vediamo il gruppo di amici riunito nella casa in campagna della famiglia di Lele, pronti per un pranzo all’insegna delle risate e degli scherzi. Tutto si conclude nel migliore dei modi.
Un’ulteriore stagione è in programma?
I fan si chiedono ora se avranno l’opportunità di rivedere questo gruppo di ragazzi di Bologna oppure se con questa terza puntata si concluderà definitivamente la storia. La fiction è stata progettata con un finale che non lascia nulla in sospeso, rendendo difficile immaginare una seconda stagione. L’esperienza traumatica legata alla droga è ormai un ricordo, e i rapporti interpersonali non potrebbero essere più solidi. Quale potrebbe quindi essere il punto di partenza per una nuova serie di episodi?
Sebbene non siano stati fatti annunci ufficiali, sembra che non ci sarà una seconda stagione di “Vivere non è un gioco da ragazzi“. La Rai aveva sperato che questa nuova serie sul mondo giovanile avrebbe avuto un effetto simile a quello di “Mare Fuori”, ma questo non è avvenuto.
Gli ascolti si sono attestati al 16% di share nei primi due episodi in prima serata, e tutti gli episodi erano già disponibili in anteprima streaming su RaiPlay. Questa modalità di distribuzione potrebbe aver ridotto l’audience della trasmissione in diretta, contribuendo a diminuire lo share degli episodi televisivi.

