Riaprire le indagini e fare giustizia sul decesso di Vittorio Senatore di Cetara.
E’ quanto chiedono – secondo quanto riporta l’edizione odierna de “La Città” – i genitori del ragazzo, allora sedicenne, scomparso in un poco chiaro incidente stradale, nella notte tra il 14 e il 15 settembre del 2019, lungo via Benedetto Croce, al confine tra Vietri Sul Mare e Salerno.
Per questo motivo i due coniugi hanno denunciato per omicidio stradale i due amici che erano a bordo di due scooter che viaggiavano in compagnia del ragazzo, ed un suo amico, in sella ad un altro motorino a loro contiguo, per favoreggiamento personale.
Il giovane cetarese, secondo la versione ufficiale dei fatti, avrebbe perso la vita in un incidente stradale, mentre era in sella al suo scooter insieme ad un amico 15enne, rimasto illeso.
L’impatto contro il muro, nel percorrere la curva antistante il Lloyd’s Baia Hotel ad alta velocità, avrebbe avuto un ruolo determinante nel decesso.
La ricostruzione della vicenda, tuttavia, non ha mai convinto pienamente i genitori del ragazzo, Domenico Senatore e Monica Ferraro, né i loro consulenti tecnici, né tantomeno i medici legali Angelo Rizzo e Giuseppe Consalvo.
Secondo tutti loro, infatti, Vittorio sarebbe stato investito da uno degli scooter degli amici: ciò sarebbe testimoniato dalle ferite – particolarmente cruente – che non sarebbero state causate da uno scivolamento, bensì dalla pressione di uno pneumatico sull’addome.
A far insospettire i familiari del 16enne cetarese è stato, all’indomani della tragedia, l’atteggiamento omertoso, peraltro ingiustificato, che avrebbero tenuto i suoi amici, che sarebbero stati decisamente poco collaborativi nel chiarire le cause della morte del loro compagno.
Quest’aspetto si sarebbe unito alla mancata conferma della versione ufficiale dei fatti da parte di un’autopsia, che non fu eseguita all’indomani del decesso.
La rabbia dei genitori di Vittorio è cresciuta ancor di più quando, nell’aprile dello scorso anno, la Procura della Repubblica di Salerno scelse di archiviare le indagini sulla vicenda, avvalorando, dunque, la tesi della tragica fatalità.
La vicenda fu attenzionata, poi, anche dalla trasmissione di Italia 1 “Le Iene” nella primavera dello scorso anno. Nemmeno i suoi inviati riuscirono a parlare in modo chiaro con gli amici di Vittorio dell’incidente accaduto nel settembre del 2019, ricevendo in cambio risposte approssimative ed atteggiamenti omertosi.
La speranza dei coniugi Senatore è, dunque, quella che la Procura possa riaprire il fascicolo e fare giustizia su un episodio di cronaca ancora avvolto nel mistero.