Vittoria e Abdul è un film, che ha riscosso un grande successo, ispirato a una storia realmente accaduta, scopriamola insieme.
Il film e la sua origine
“Vittoria e Abdul” è un’opera cinematografica basata sull’omonimo libro di Shrabani Basu. Il film racconta un’amicizia particolare e scandalosa, considerando il contesto storico e culturale della fine del XIX secolo, tra la Regina Vittoria, sovrana del Regno di Gran Bretagna, e un giovane indiano di nome Abdul Karim. Una relazione così improbabile, soprattutto alla luce dei pregiudizi dell’epoca, che venne nascosta e quasi cancellata dalla storia ufficiale.
Un’amicizia nascosta
Tutto iniziò nel 1887, durante il giubileo d’oro della Regina Vittoria. Per celebrare l’evento, monaci da tutto il mondo furono invitati a corte. La regina esigeva due camerieri di origini indiane per l’occasione, uno dei quali era Abdul.
La sovrana, affascinata dal giovane di soli 24 anni, decise di promuoverlo come suo insegnante di lingua urdu, permettendo a Abdul di guadagnare una posizione di grande influenza nella vita della Regina. Nonostante Abdul fosse riluttante a vivere in Inghilterra, lontano dalla sua amata India, la loro amicizia crebbe, diventando oggetto di pettegolezzi e scandali a corte.
Abdul Karim
Il giovane Abdul non era solo un insegnante per la Regina; era diventato un amico fidato, un consigliere e una parte integrante della sua vita quotidiana. Nonostante fosse musulmano e di ceto sociale inferiore, Vittoria lo volle al suo fianco in molte occasioni ufficiali, dimostrando una profonda stima e affetto nei suoi confronti.
Questa relazione suscitò sospetti e pettegolezzi, specialmente dopo che passarono una notte insieme in uno dei cottage reali. Tuttavia, come riportato nel diario di Abdul, la loro relazione era puramente platonica, basata sullo scambio di idee e cultura.
La Regina Vittoria e il suo legame con l’India
Il legame della Regina con Abdul evidenzia la sua visione progressista dell’epoca. Non era solo aperta all’amicizia con un giovane indiano; si opponeva anche al razzismo, avendo abolito la schiavitù e adottato Aina, una principessa orfana africana. La sua relazione con Abdul dimostra quanto fosse avanti rispetto ai suoi contemporanei in termini di mentalità e visione del mondo.
Purtroppo, come tutte le grandi storie, anche questa doveva giungere al suo termine. Dopo la morte della Regina Vittoria nel 1901, Abdul tornò in India, dove visse nella sua lussuosa residenza costruita grazie alla generosità della sua amica regina, fino alla sua morte nel 1909.

