Visitare la Costiera Amalfitana con un budget limitato? E’ possibile“. E’ il messaggio lanciato dal quotidiano australiano “Sidney Morning Herald” in un suo recente articolo dal titolo “Visit Amalfi Coast on a budget”. In parole più semplici, a portafogli non proprio saturi: nel post si dispensano suggerimenti su come scoprire e vivere la Divina senza spendere cifre eccessive. Una fotografia efficace del tanto discusso “overtourism“.

Recarsi in Costa d’Amalfi via Sorrento da Napoli, utilizzando la Circumvesuviana, alloggiare in località “underrated” come Praiano e Conca dei Marini, o, ancor meglio, in montagna, magari in agriturismi a gestione familiare. Il turismo “slow” è attenzionato, dunque, dalle testate e dai portali d’informazione esteri che cercano di dare ai potenziali visitatori della Divina un quadro efficace su come trascorrere le proprie vacanze in zona senza spendere un capitale.

Un suggerimento decisamente intelligente è quello di evitare, specie in alta stagione, di noleggiare auto, non solo per i costi elevati, ma anche per il traffico che interessa la Strada Statale 163 e le sue arterie limitrofe. Meglio muoversi in traghetto, dunque, ma facendo attenzione alle rotte più affollate, come quelle verso Capri o Positano. “Si esauriscono – si legge – ben più di quanto si possa dire presto“.

Interessante il passaggio sulla scelta delle spiagge: “Fai come fanno gli Amalfitani, spesso è gratis“, si legge nel titolo di un paragrafo del lungo articolo dispensatore di suggerimenti per turisti dal portafogli non proprio pienissimo. “Visitare i beach club esclusivi ha un costo elevato e sono spesso invasi dai turisti – si legge nell’articolo – La spiaggia del Fornillo di Positano, la spiaggia del Duglio di Amalfi e la Marina Grande di Capri sono tutte opzioni gratuite, così come i Bagni Regina Giovanna di Sorrento, una piscina appartata che si apre sull’oceano“.

Infine, il suggerimento di evitare sia l’alta che la bassa stagione, quando “molti hotel e ristoranti chiudono“: meglio optare per Settembre. Mese, quest’ultimo che, tuttavia, negli ultimi anni, ha fatto registrare nell’intero territorio numeri davvero da record, con il conseguente overbooking (o quasi) per molte strutture, soprattutto extra-alberghiere.

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