Vietri Sul Mare. Giro di vite contro la diffusione indiscriminata di suoni all’aperto ed in orari notturni: con l’ordinanza numero 64 firmata dal primo cittadino Giovanni De Simone, infatti, ha disposto il divieto di utilizzo, all’aperto, di impianti di diffusione, altoparlanti, avviatori acustici e altre sorgenti sonore, a qualunque titolo, su tutto il territorio comunale, ad esclusione dei mezzi di pronto soccorso, pronto intervento e di organi di Polizia.
Ma condizioni più restrittive ci saranno anche per chi trasmetterà musica all’interno degli esercizi pubblici per la somministrazione di alimenti e bevande, consentita fino alle 24, con l’obbligo di ridurre congruamente il volume, a partire dalle 23.
In presenza di particolari condizioni ambientali, sentita, se del caso, l’ARPAC, il responsabile del rilascio dell’autorizzazione può prescrivere l’installazione di limitatori acustici e le eventuali altre misure ritenute più adatte al caso. Le attività di diffusione musicale, in ogni caso, dovranno svolgersi esclusivamente all’interno del locale, senza dar luogo ad emissioni sonore avvertibili dall’esterno.
“Gli apparecchi televisivi – si legge – non devono essere visibili dalla pubblica via e devono essere tenuti a volume moderato. In ogni caso il suono non deve arrecare disturbo al vicinato.L’uso di apparecchi televisivi, radiofonici, stereofonici, juke-box e simili all’interno del locale deve cessare entro le ore 24,00“.
Un provvedimento, quest’ultimo, la cui definizione è stata dettata dalla necessità di migliorare l’offerta turistica del territorio. “Il Comune di Vietri sul Mare – si legge – persegue finalità indirizzate ad una piena valorizzazione e qualificazione dell’offerta balneare concentrando l’attenzione su programmi di promozione, integrativi della mera attività di balneazione, attraverso il perseguimento di linee metadologiche-operative funzionali a garantire un divertimento sano ed appagante, superando la “cultura dello sballo” ad ogni costo, elemento che provoca riverberi di immagine nelle località balneari, con rischio altresì di determinare fenomeni pericolosi per la sicurezza urbana e la pubblica incolumità”.
Regolamentare, dunque, le emissioni sonore, pur riconoscendo il ruolo sociale ed economico svolto dalle attività commerciali dislocate sul territorio. Ma, al tempo stesso, nella consapevolezza che la diffusione di musica ad alto volume ed in orari notturni può contribuire, da un lato, a disturbare la quiete pubblica; dall’altro, anche a favorire assembramenti ed atti di vandalismo, non di certo di impatto favorevole sull’immagine della città.