La Scuola di Ceramica regionale di Vietri sul Mare è diventata realtà. Durante la giornata di ieri sono stati consegnati 15 camici ad altrettanti studenti che possono così iniziare il loro percorso formativo di qualifica professionale.
Gli studenti prenderanno parte ad un percorso che comprende 300 ore in aula, 60 ore dedicate alle competenze chiave e 240 ore di tirocinio nelle botteghe artigiane del territorio sotto la guida di maestri artigiani ceramisti.
La consegna del camice, che di fatto sancisce l’inizio del percorso formativo, è stato consegnato ieri agli studenti dell’assessore regionale alla Formazione, Armida Filippelli, all’aula consiliare del comune di Vietri sul Mare alla presenza di tutti i rappresentanti delle parti che hanno sinergicamente collaborato per avviare l’iniziativa.
Le lezioni si svolgeranno a Palazzo Punzi non appena l’allestimento sarà completato e, nell’attesa, alla succursale di via Pellegrino dell’Istituto Scolastico Marini Gioia di Amalfi già accreditata temporaneamente a poter ospitare le lezioni.
Le lezioni saranno tenute da professori dell’Academia di Belle Arti: tra i docenti il professore Antonio Nello Valentino, Natalie Figliolia e Francesco Solimene coadiuvati dal Maestro Franco Raimondi per gli stage che saranno poi svolti nelle botteghe artigiane vietresi. Alfonso Esposito, direttore di Pform Group, alla conferenza stampa ha spiegato nel dettaglio l’impianto formativo e l’impostazione del lavoro.
Soddisfatto del risultato raggiunto il primo cittadino del paese porta della Costa d’Amalfi, Giovanni De Simone: «La scuola di ceramica di Vietri su Mare è una vittoria per tutto il Sud Italia. Solo a Faenza esiste una realtà simile ragion per cui non possiamo che essere orgogliosi».
Il Presidente Lucio Ronca, per la CNA di Salerno ha affermato: «Oggi si chiude un cerchio dato dal superamento di ogni difficoltà per arrivare fin qui e si avvia un percorso significativo per il rilancio dell’ artigianato: affidiamo il nostro sogno ed il futuro della ceramica nelle mani di questi ragazzi».
