Al terzo appuntamento dei “Salotti Letterari” a Vietri sul Mare, l’associazione culturale “La Congrega Letteraria” presenta “IL FIORE DI MINERVA”, romanzo storico di Carmine Mari, uscito per i tipi di Marlin Editore.

L’appuntamento è per venerdì 1 Aprile, alle ore 18:30, presso l’aula consiliare del comune di Vietri sul Mare, corso Umberto I 83.

Dopo i saluti del sindaco Giovanni De Simone per il romanziere concittadino, la prof.ssa Maria Antonietta Del Grosso, studiosa di Storia del Mezzogiorno, saggista e articolista, introdurrà il pubblico al contesto storico in cui è ambientato il romanzo, con l’intervento “Il Rinascimento e i Sanseverino principi di Salerno”; seguirà dunque il dialogo tra l’editore Sante Avagliano, lo scrittore Rocco Papa, e l’autore Carmine Mari, moderato dal giornalista Aniello Palumbo.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Obbligo di mascherina e green pass. In collaborazione con il Comune e la Pro Loco di Vietri sul Mare.

Carmine Mari è nato nel 1965 a Vietri sul Mare. Laureato in Sociologia, è impiegato nella pubblica amministrazione. Avendo in passato lavorato come bibliotecario, ha potuto affinare la ricerca storica che contraddistingue la sua opera: “Il regolo imperfetto. Intrighi e alchimie alla Scuola medica Salernitana” (Atmosphere Libri, 2015), “Hotel d’Angleterre” (Marlin, 2021) vincitore del concorso “Giallo al Centro” 2021.

Il fiore di Minerva

In passato, ha lavorato per alcuni anni come bibliotecario. Appassionato di sport e allenatore di canoa. Il regolo imperfetto è il suo primo romanzo. Nel XVI secolo le navi corsare barbaresche infestano il Mediterraneo. Enrico II, re di Francia, non ha mai rinunciato alle proprie ambizioni di dominio sull’Italia, facendo leva sul malcontento della nobiltà napoletana, insofferente alla politica spagnola del viceré di Napoli Don Pedro Alvarez de Toledo.

A Salerno l’ex conquistador Héctor dell’Estremadura è al servizio del principe Ferrante Sanseverino. I cannoni del suo Nibbio mandano a picco un brigantino francese e a salvarsi è il solo comandante. L’uomo ha con sé una lettera cifrata e alcuni documenti che Héctor consegna allo stratigoto Marcantonio Villano. Una serie di omicidi e la sparizione della lettera cifrata metteranno in agitazione l’astuta Isabella Villamarina, moglie del principe Ferrante e devota suddita dell’imperatore Carlo V.

I piani di alleanza del marito con il re di Francia sono tanto ambiziosi quanto pericolosi: un’accusa di tradimento sarebbe la rovina. Per Héctor sarà un’indagine complessa che s’intreccerà con un altro mistero: il ritrovamento dello scheletro di una bambina, rinvenuto nel giardino di Costanza Calenda, affascinante ed esperta erborista.

Egli farà i conti con loschi individui e dovrà scavare su una vicenda le cui radici risalgono alla cacciata degli ebrei dalla Spagna, tra intrighi e affari di corte. Lottando contro i suoi fantasmi, Héctor proverà a svelare ogni enigma della vicenda, cercando nell’amore per Costanza una nuova speranza di salvezza.