“Il vicolo aveva nel gancio l’insegna contrabbandiera del c’era una volta il lontano racconto del tempo che fu. Straniero, se passi a Salerno in una notte d’inverno di luna a mezzo febbraio, se vedi il bianco fornaio che batte le mani sul tondo di quella faccia cresciuta, ascolta venire dal fondo degli anni la voce perduta. L’odore di menta t’invita, la tavola bianca, la stanza confusa dall’abbondanza. In quell’odore di forno per qualche sera la vita si scalda con le sue mani e quegli accordi lontani del tempo che fu”.
Così Alfonso Gatto oltre mezzo secolo fa, nella sua raccolta poetica “Desinenze”, scriveva del “Vicolo della Neve”, l’antico ristorante salernitano che oggi torna a rivivere dopo tre anni di chiusura grazie all’iniziativa di tre giovani del territorio, Fiorenzo Benvenuto, Gerardo Ferrari e lo chef Marco Laudato, che hanno fatto propria la missione di far rivivere un pezzo di storia della cultura e dell’identità salernitana. Una tappa obbligata per chi vuole riscoprire le radici più profonde della città d’Arechi.
Tra i profumi di un’epoca lontana, l’anima del Vicolo rivive nuovamente.
“Volevamo dare nuova vita alla storia – evidenziano i soci che hanno rilevato e gestiranno il locale – ma soprattutto volevamo restituire ai salernitani radici e viscere che passano attraverso una cultura gastronomica che ricorda la semplicità delle mani delle nonne e di chi Salerno l’ha vissuta con sguardo attento e infinita saggezza. Il Vicolo è di tutti, è il filo rosso tra la città e chi la ama incondizionatamente. Vogliamo intraprendere un vero e proprio viaggio nel passato”
L’inaugurazione (dalle ore 19) sarà preceduta da un incontro con la stampa che si terrà alle 11,30 presso i locali del ristorante alla presenza del sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e i salernitani che racconteranno “Il Vicolo” tra gli ambienti restaurati che rivivono nuovamente.
Parteciperanno: Alfonso Amendola – Professore di “Sociologia dei processi culturali” all’Università degli studi di Salerno, Massimo Cerulo – Professore di Sociologia all’Università Federico II di Napoli (autore di un libro su Alfonso Gatto), Marco Russo – Presidente associazione “Tempi Moderni”, Yari Gugliucci – Regista e attore, Corrado De Rosa – Psichiatra e scrittore, Luciano Pignataro – Giornalista ed esperto di enogastronomia, Oreste Vitola, Matteo Masullo,, Ciro Girardi – Musicisti, Ciro Caravano – I Neri Per Caso