Gianluca Vialli è morto.

L’ex calciatore è deceduto questa mattina all’età di 58 anni dopo aver lottato a lungo contro una grave malattia, un tumore al pancreas del quale era affetto da ben cinque anni.

Durante la sua carriera ha militato, tra le altre squadre, in Juventus e Sampdoria, per poi divenire braccio destro del ct della Nazionale Roberto Mancini.

Fino a quando le condizioni di salute glielo hanno consentito, tuttavia, Vialli ha messo tutto sè stesso nella sua appassionata missione di sportivo.

Il rapporto con la Costa d’Amalfi, tuttavia, è sempre stato molto saldo. Figura sempre garbata, Vialli, anche in occasione delle sue recenti permanenze sul nostro territorio, aveva sempre mostrato apprezzamento per la stampa ed il suo ruolo.

Nello scorso anno, a maggio, Vialli scelse la Costiera Amalfitana per qualche giorno di relax.

Il bomber fu, prima, a Maiori con l’amico Enzo Mammato dove assistè alla sfilata del Gran Carnevale Maiorese, rinviato alla bella stagione per via dell’emergenza pandemica.  La prima immancabile tappa di gusto non poteva non essere allo storico Ristorante Mammato, gestito dalla famiglia di uno dei PR più famosi d’Italia.

Vialli alloggiò, poi, al Reginna Palace Hotel, coccolato dallo staff della struttura. Sorridente e disponibile come sempre, si concesse con la grande generosità che lo ha sempre contraddistinto, alle foto dei tanti fan che sono accorsi.

Poco prima di ripartire, Vialli colse l’occasione anche per salutare l’amico Vincenzo Savino, vicesindaco di Tramonti (in foto con lui), che lo omaggiò di un cadeau con le eccellenze del territorio: la promessa dell’ex numero due della nazionale fu che presto sarebbe tornato di nuovo nella Divina, magari per fare una passeggiata tra i verdeggianti sentieri del polmone verde della Costiera Amalfitana.

Purtroppo, a causa dell’aggravarsi della sua patologia oltre che della sua prematura scomparsa, questo desiderio non è stato esaudito: il 14 dicembre, infatti, Vialli aveva annunciato anche le sue dimissioni dalla Nazionale.

E proprio il vicesindaco di Tramonti ha voluto ricordare così un amico, prima ancora che una celebre personalità del mondo dello sport.

Ci conoscevamo da quasi vent’anni – ha commentato affranto Vincenzo Savino, una volta appresa la notizia della morte di VialliEra una figura sempre garbata e gentile, che ha saputo anche affrontare gravi difficoltà con il sorriso sulle labbra“.

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