Resteranno esposti fino al 5 Novembre «I viaggiatori» di Bruno Catalano, sul Lungomare dei Cavalieri ad Amalfi.
Il successo delle celebri sculture en-plen-air, divenute ormai quasi parte integrante dell’iconografia cittadina è stato tale che l’amministrazione comunale ha scelto di prorogarne l’esposizione di oltre un mese rispetto al termine originario. Nei giorni scorsi, a tal proposito, una delibera di giunta ha anche prorogato la copertura assicurativa per garantire l’esposizione delle opere d’arte.
Le quattro sculture dell’artista erano state installate a Maggio sul lungomare cittadino per ricordarne fasti e storia.
Le sculture
In piedi, in attesa, c’è Hubert, il viaggiatore umile. In sua compagnia, il marinaio Blue de Chine. Poco più attardato Trittico, metafora del viaggio sulla Terra di ognuno. Infine, Simone, che per la sua prima uscita inedita sfoggia l’abito migliore, dando l’immagine di sobrietà italiana.
Sono i viaggiatori dell’artista italo-francese Bruno Catalano. Le opere approdano sul lungomare di Amalfi. Saranno installate con tutta la loro imponenza e la loro forza espressiva grazie alla sinergia tra il Comune guidato dal Sindaco Daniele Milano e la Galleria Ravagnan di Venezia.
Tra queste, ne spicca una inedita pensata appositamente per la mostra en plein air che la città capofila della Costiera Amalfitana, organizzata dalla Galleria Ravagnan di Venezia, sta ospitando. La mostra dedicata al viaggio spirituale della vita di ciascuno, ma anche all’emigrazione, che pure ha toccato in passato questi luoghi oggi meta del turismo internazionale, doveva essere fruibile originariamente, prima della proroga, fino al 30 Settembre.
«Questa mostra en plein air vuole essere un omaggio agli Amalfitani nel mondo – aveva commentato la consigliera delegata alla cultura Enza Cobalto in occasione dell’inaugurazione della mostra -. Quelli di ieri e di oggi. Donne e uomini che hanno lasciato i luoghi perfetti dell’infanzia per lavoro o perché costretti da situazioni contingenti. Come gli oriundi che partirono verso terre lontane a inizio Novecento. Le loro valigie erano non solo cariche di pochi effetti personali ma di tante speranze riposte in quelle terre che li ospitarono e in cui oggi continuano a vivere i loro congiunti più stretti”.
“Ciascuno – aveva proseguito la Cobalto – nei luoghi in cui oggi vive, ha trasferito l’amore per Amalfi e per la Costiera alimentando con orgoglio quel senso di appartenenza mai sopito. Le valigie dei viaggiatori di Catalano ricordano non solo l’emigrazione ma anche la capacità degli amalfitani, di intrattenere rapporti commerciali, lungo solco tracciato dai grandi mercanti della repubblica marinara».