Si è tenuto venerdì 8 Novembre 2024 presso il Salone Morelli di Palazzo San Benedetto l’iniziativa denominata “Verso la Libertà: affrontare la dipendenza da alcool e da droga” promossa dal Forum dei giovani di Amalfi e rivolta agli studenti e alle studentesse dell’Istituto comprensivo Fra Gerardo Sasso di Amalfi.
Ad animare il momento di riflessione sono stati il Capitano Alessandro Bonsignore, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Amalfi, il Dott. Fabrizio Budetta, dirigente medico presso l’U.O. SER.D di Cava dei Tirreni – ASL Salerno 1, e il Dott. Gianluca Caputo, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore.
“Li ringraziamo per il dono della loro presenza e per aver accettato con entusiasmo l’invito a partecipare a questo momento di formazione e confronto – scrivono i componenti del Forum dei Giovani di Amalfi – Ci auguriamo che il loro prezioso e appassionato contributo possa favorire alla crescita di giovani e adulti responsabili, che non si lasciano sopraffare dalla logica dell’indifferenza e dall’ozio patologico, ma da quella dell’impegno civico, impegnandosi ad essere cittadini consapevoli e, prima ancora, uomini e donne liberi. Libera è la persona che riesce a governare la propria vita e le proprie scelte, ma purtroppo le dipendenze – che siano da alcol, droghe o da qualsiasi altra forma di evasione – strappano all’uomo quella libertà fondamentale. Le droghe, in particolare, non solo privano l’individuo del controllo su se stesso, ma lo imprigionano in una spirale che rende sempre più difficile il ritorno alla normalità, alla responsabilità e al pieno esercizio della propria dignità. È proprio la libertà di scegliere, di pensare, di agire consapevolmente, che dobbiamo difendere con determinazione, per non diventare schiavi di un inganno che promette piacere ma che, alla fine, ci priva della cosa più preziosa: la nostra libertà. Con questo incontro, speriamo di aver contribuito alla formazione di giovani e adulti responsabili, capaci di contrastare ogni forma di devianza, di accompagnare i più vulnerabili e di offrire un aiuto concreto a chi attraversa momenti di debolezza, disorientamento, solitudine ed esclusione“.
Ad aprire l’incontro Verso la Libertà: affrontare la dipendenza da alcol e da droga è il Capitano dei Carabinieri Alessandro Bonsignore, che, durante il suo intervento, ha sottolineato come una corretta informazione sulle dipendenze sia fondamentale per strutturare un’azione di prevenzione mirata capace di limitare l’espansione di questo grave problema che sfibra il tessuto sociale delle nostre comunità.
Il Capitano Bonsignore ha richiamato l’esigenza che si imposti un’azione sinergica che coinvolga tutte le realtà scolastiche, civili ed ecclesiastiche presenti sul territorio al fine di attuare programmi sociali orientati alla salute, al sostegno familiare e soprattutto all’educazione, abbandonando politiche isolate che non riescono a combattere efficacemente fenomeni così diffusi e perniciosi. Successivamente si è focalizzato sull’impulso che è stato dato a livello centrale su questi temi da quando il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’anno 2022, ha dato mandato all’Istituto Superiore di Sanità di realizzare un’indagine nazionale sulle dipendenze nelle giovani generazioni i cui risultati, accessibili a tutti tramite il sito internet del Dipartimento per le politiche antidroga – Dipendenze, sono un ottimo strumento di conoscenza a disposizione innanzitutto degli operatori, poi della scuola e della famiglia.
Infine ha fatto cenno al modello islandese, paese con poco più di trecentomila abitanti in cui negli ultimi vent’anni, grazie ad un programma governativo denominato “Youth in Iceland”, ideato dallo psicologo americano Harvey B. Milkman, si è riusciti ad abbassare drasticamente la percentuale di giovani assoggettati a dipendenze, specie da alcool e droghe. La ricetta che viene dal modello islandese è centrata su poche e semplici iniziative: promozione dello sport e delle attività ricreative alternative, rinforzo dei legami familiari, ampliamento delle esperienze culturali e delle attività da svolgere sotto la supervisione degli adulti. In sintesi, la riscoperta dei valori umani fondamentali: rapporti familiari, cura di sé, impegno sociale, miglioramento delle relazioni interpersonali, questi gli antidoti contro lo sballo giovanile.
Molto interessante anche l’intervento del Dott. Budetta, che ha approfondito gli effetti dell’abuso di alcol e di sostanze stupefacenti sull’organismo, evidenziando come tali sostanze alterino le aree cerebrali coinvolte nella regolazione delle sensazioni di motivazione e piacere. Proseguendo il suo intervento, ha spiegato come l’uso ripetuto di queste sostanze possa compromettere il sistema dopaminergico, con conseguenti modifiche nei circuiti cerebrali che controllano il comportamento e la percezione del piacere. Il Dott. Budetta ha inoltre esaminato le cause alla base delle dipendenze, mettendo in luce le complesse interazioni tra fattori biologici, psicologici e sociali. A conclusione del suo intervento, si è soffermato in particolare sull’abuso di alcol, che, purtroppo, spesso costituisce il precursore naturale dell’assunzione di droghe, fungendo anche da “catalizzatore”.
Segue l’interessante e appassionato intervento del Magistrato Gianluca Caputo, membro del Centro Studi Rosario Livatino, che sottolinea l’importanza cruciale di avviare una sensibilizzazione profonda sul tema delle dipendenze: dal gioco, dall’alcol, dalle droghe e da ogni forma di ozio che possa spingere l’individuo verso una qualsivoglia forma di devianza. Il Dott. Caputo prosegue evidenziando come sia indispensabile una sensibilizzazione capillare, che parta dalla scuola, dai centri sportivi, dalle realtà parrocchiali e dalle famiglie, che hanno l’onore e l’onere di contribuire alla formazione di uomini e donne responsabili, capaci di discernere il confine tra bene e male con determinazione e lucidità, facoltà che spesso vengono compromesse in maniera irreversibile dall’alcol e dalle droghe. Continuando il suo intervento, invita i giovani a individuare modelli di riferimento per fare della propria vita un capolavoro e un dono per gli altri, citando figure come il Beato Carlo Acutis e il Beato Rosario Livatino, che hanno reso straordinaria l’ordinarietà della loro vita, sempre tesa alla ricerca della verità e della giustizia. Il Magistrato conclude il suo intervento con la lettura di una lettera di un giovane che è stato salvato dal vortice della dipendenza grazie alle lacrime di una madre, che hanno spezzato le catene della droga e restituito al giovane la libertà di una vita degna. A conclusione dell’incontro, il Dott. Caputo lancia a ciascuno l’invito a essere giovani credibili, liberi e responsabili della propria ed altrui esistenza.