Conosciamo tutti la carriera artistica di Renato Zero, un percorso nell’ambito musicale del nostro Paese che lo ha portato al successo nel corso degli anni. I fan dell’artista romano sono veramente tanti e la sua carriera si contraddistingue per un coinvolgimento importante da parte degli appassionati della sua musica.

Basti pensare che Renato Zero è riuscito a pubblicare 44 album, tra i quali 31 sono stati realizzati in studio e 8 dal vivo. I brani musicali scritti dall’artista sono oltre 500 e nel suo percorso professionale ha messo a punto anche musica e testi per altri interpreti. Ma forse non tutti sanno che Renato Zero non è il vero nome del cantautore, perché si tratta di un nome d’arte. Qual è quindi la verità? Scopriamo tutti i dettagli.

La fase iniziale difficile della carriera di Renato Zero

Come abbiamo visto, la carriera di Renato Zero è molto lunga, con tanti successi che hanno caratterizzato il suo percorso in ambito artistico e musicale. Le difficoltà per il cantautore, però, in una fase iniziale della carriera, non sono state poche.

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Quando era giovane ha iniziato ad effettuare delle esibizioni live in diversi locali della capitale. All’inizio non ha ottenuto un grande consenso e il periodo della vita che ha attraversato è stato molto difficile. Nonostante questo, comunque, l’artista ha avuto una grande forza che lo ha portato ad essere sempre più convinto di realizzare il suo sogno.

Ha lottato molto in questa fase della sua vita, anche per il fatto che a volte nel pubblico delle sue esibizioni erano presenti alcune persone che rivolgevano nei suoi confronti delle parole di offesa. Una di queste frasi pronunciate era “Sei uno zero”.

Perché Renato Zero ha scelto questo nome d’arte

Il cantante ha reagito con molta determinazione a queste offese, con un gesto importante. Ha infatti deciso di scegliere il nome d’arte di Renato Zero. Il vero cognome del cantautore è infatti Fiacchini. La scelta del nome d’arte Zero costituisce quindi una vera e propria sfida nei confronti di coloro che gli rivolgevano delle parole offensive e che non vedevano un percorso positivo nella musica per Renato.

Senza dubbio si tratta di una sfida che Renato Zero è riuscito a vincere, con una grande forza che lo ha sempre caratterizzato. La carriera, iniziata quando era molto giovane con un contratto di 500 lire ogni giorno al Ciak della capitale e andata avanti con un debutto importante nel 1967 grazie ad un 45 giri messo a punto con la produzione di Gianni Boncompagni, è sempre stata ricca di successi.