La vera storia di Valerio Morucci quale sarebbe? Prima di tutto si sta parlando di un ex brigatista che fece parte di coloro che sequestrarono Aldo Moro. Nel 1979 lo stesso ricevette la condanna di tre ergastoli e a quanto pare solo nel 1994 fu liberato. Oggi a quanto pare lavora come consulente informatico a Roma.
La vera storia di Valerio Morucci
Valerio Morucci è un ex brigatista che ha fatto parte del gruppo che sequestrò il politico italiano Aldo Moro. In molti si chiedono quali siano le info sulla sua vita, che cosa si sa su di lui.
Prima di tutto lo stesso nacque a Roma nel 1949 e ha fatto parte del gruppo politico “Potere Operaio” che rientrava nella sinistra extraparlamentare. Il nome del gruppo in questione si spiegava con il fatto che i membri a quanto pare seguivano soprattutto le idee del marxismo.
In più a quanto pare Morucci fu proprio uno degli esponenti principali del Potere Operaio, ma questo non è tutto. Su di lui si sa anche che aveva una vera e propria passione per le armi e nel 1976 entrò a far parte delle Brigate Rosse.
I dettagli
Lo stesso proprio quando entrò nelle Brigate Rosse iniziò a ricoprire un ruolo sempre più importante, tanto che finì per aver un incarico dirigenziale. Tra l’altro ha preso parte proprio al sequestro di Aldo Moro.
Si ricorda che il noto politico italiano fu mantenuto prigioniero per ben 55 giorni e la moglie, Eleonora Chiavarelli, si impegnò davvero tantissimo per cercare di riportare il marito a casa.
Nonostante i suoi sforzi, fu ritrovato il 9 maggio del 1978 il cadavere dell’uomo. La stessa impugnò poi una causa contro alcuni esponenti politici di quel periodo, come per esempio Cossiga.
Per quanto riguarda poi Morucci si sa anche che lo stesso, insieme ad Adriana Faranda, che a quel tempo era la sua compagna, avrebbe scritto “Memoriale Morucci” in cui racconta anche i dettagli dell’agguato.
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Oltre a questo pare che il nome che Morucci usava quando faceva parte delle Brigate Rosse fosse “Matteo”. Pare che in effetti si facesse chiamare in questo modo. Lo stesso uscì dalle Brigate Rosse nel 1979.
La motivazione della sua uscita sarebbe il fatto che avrebbe avuto dei litigi con altri esponenti del gruppo. In seguito fu arrestato sempre nel 1979 e ricevette come condanna tre ergastoli.
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Nel 1985 poi lo stesso dichiarò che si dissociava in maniera ufficiale dalla lotta armata e solo nel 1994 è stato reso libero. Oggi lo stesso vive nella Capitale come consulente informatico.