Il primo film del Giustiziere della notte è stato prodotto nel 1974. In realtà però questa pellicola ha dato vita a cinque film nel corso di 20 anni. Infatti nel 2017 è arrivato anche il remake del Giustiziere della notte, che ha come sottotitolo Death Wish.
Si tratta di un film per la regia di Eli Roth e che viene interpretato da Bruce Willis. È un film molto interessante, perché sa unire, oltre al genere thriller, delle vicende che sanno appassionare. Lo potremo vedere anche questa sera su Rai 2 in prima serata. Ma dietro Il giustiziere della notte c’è una storia vera? Cerchiamo di rispondere a questa domanda, raccontando che cosa del film è ispirato alla realtà.
La storia del medico Paul Kersey
Tutto si basa sulla figura di Paul Kersey, che era un medico che lavorava nel pronto soccorso di Chicago. Il medico conduceva la sua vita in maniera tranquilla e ordinaria. Soltanto ad un certo punto le cose vengono sconvolte.
Infatti nella casa di Kersey avviene una rapina, durante la quale la moglie Lucy viene uccisa. Ma c’è di più, perché la figlia Jordan, cercando di lottare contro i rapinatori, finisce in coma. Il medico è distrutto dal punto di vista emotivo e quindi decide di collaborare con la polizia per trovare i responsabili dei fatti.
Anche questa collaborazione con le forze dell’ordine, che l’avrebbe potuto risollevare, presto però si rivela deludente, perché si ritrova ad avere a che fare con molti casi simili al suo, che sono accaduti anche molti anni fa e che sono rimasti irrisolti. Ma Kersey non si arrende, perché vuole giustizia, e quindi decide di farsela da solo, diventando appunto il giustiziere.
Ma la sua vicenda diventa anche la molla che lo fa agire per vendicare quelle altre vittime dei casi che sono rimasti irrisolti nel corso del tempo.
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L’operato di Kersey, il giustiziere
Dopo che sono accaduti i fatti e l’uomo si trasforma nel vero giustiziere della notte, si ritrova a lasciarsi andare completamente al desiderio di vendetta e di giustizia. Man mano che si avventura nel corso della notte, si ritrova ad avere a che fare con tantissimi innocenti che ogni giorno vengono privati dei loro diritti.
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Si accorge che c’è una parte della città che rimane indifesa e diventa una specie di angelo custode per questi indifesi. Naturalmente è chiaro che si ritrova ad affrontare degli ostacoli, perché nel frattempo interviene la polizia, che non può permettere che delle persone si facciano della giustizia personale.