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Il nome del piccolo Loris riecheggia ancora oggi, nonostante siano passati 9 anni da quel 29 novembre. Il corpo del piccolo bambino è stato ritrovato privo di vita e ad essere accusata è stata Veronica Paranello, la mamma e moglie di Davide Stival. Ma cosa sappiamo di lui?
Per capire cosa sia successo al piccolo Loris, dobbiamo fare un passo al passato, esattamente nel 2004. Siamo a Santa Croce Camerina, esattamente in Sicilia, quando il 29 di novembre una donna giovane e disperata si presenta vestita da casa dai carabinieri del posto. Si tratta di Veronica Panarello e vuole sporgere una denuncia. Il suo bambino di 8 anni era svanito nel nulla.
La donna racconta di aver accompagnato a scuola Loris quella stessa mattina, ma dalle indagini successive emergerà che il piccolo non è mai arrivato a destinazione. Le insegnanti negano di aver visto Loris entrare nell’istituto. Sin da subito le indagini iniziano e partono dal centro del paese per poi estendersi nei dintorni.
Alle ore 16 di quello stesso giorno, in centrale ricevono una telefonata da parte di un cacciatore per passione che afferma di aver trovato in un canale il corpo di un bambino privo di vita. Partono immediatamente le volanti con a bordo anche Veronica che non esiterà un momento a confermare l’identità del figlio. In un primo momento sarà il cacciatore ad essere indagato, ma dopo poco tutti gli indizi porteranno alla stessa mamma.
Si chiama Davide Stival il papà del piccolo Loris ucciso e abbandonato dalla stessa mamma Veronica. Ciò che fa rabbrividire è il fatto che non solo la sua fine è stata brutale e atroce, ma il suo corpicino è stato addirittura gettato in un canale in quanto sperava che nessuno lo ritrovasse con facilità, come è avvenuto.
In tutta questa storia non si è parlato molto del papà del piccolo che, come abbiamo già detto, si chiama Davide Stival. Quando il fattaccio si è verificato, l’uomo aveva solamente 29 anni e di mestiere faceva il camionista. Con questo vogliamo dire che per molto tempo si trovava fuori di casa. Anche il giorno dell’omicidio di suo figlio.
Quando viene raggiunto dai carabinieri telefonicamente, Davide si trovava in trasferta in Lombardia, ma senza pensarci un momento si precipita in Sicilia. Crederà a sua moglie per i primi periodi. Infatti, davanti a tutti la difenderà. Purtroppo però, giorno dopo giorno, con tutti i pezzi del puzzle messi al loro posto Davide si renderà conto che la responsabile è la moglie.
Dopo pochissimo tempo perde persino il lavoro e da quando la moglie è in carcere non è mai riuscito a perdonarla. Non solo ha perso il suo bambino, ma anche la moglie e ad oggi non ha ancora capito il motivo di quel folle gesto.
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