Stasera lunedì 9 gennaio e martedì 10 gennaio, Rai 1 trasmetterà le prime due puntate della miniserie Il nostro generale. La fiction è ispirata alla storia reale del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e Sergio Castellitto veste i panni del protagonista principale. Il nostro generale rappresenta uno dei personaggi più importanti del Novecento.
Il nostro generale: la storia vera
Carlo Alberto Dalla Chiesa è nato a Saluzzo il 27 novembre 1920 ed è morto a Palermo il 3 settembre 1982. Fu ucciso con oltre 30 colpi di Kalashnikov durante un attentato in cui persero la vita anche sua moglie Emanuela Setti e Domenico Russo, agente della scorta.
Nonostante le emissioni di numerose condanne, il reato rimane ancora avvolto in un alone di fitto mistero. Il nostro generale visse la sua vita per l’Arma dei Carabinieri arruolandosi durante la seconda guerra mondiale, quando aveva solo 21 anni. Durante il conflitto partecipò a molte azioni partigiane.
La sua posizione nell’esercito italiano non gli impedì di rifiutare la collaborazione con i nazisti e più volte rischiò l’arresto da parte delle SS. Terminata la guerra, decise di iscriversi alla facoltà di Scienze Politiche a Bari e qui incontrò Dora Fabbi, che diventò sua moglie. Dal loro matrimonio nacquero Rita, Nando e Simona.
Successivamente si occupò dell’omicidio del sindacalista Placido Rizzotto e nel 1974 fondò il nucleo speciale antiterrorismo contro le Brigate Rosse. Questo gli permise di catturare Renato Curcio e Alberto Franceschini a Pinerolo e nel 1978, dopo la
scomparsa della moglie Dora, riuscì a sconfiggere le Brigate Rosse.
Carlo Alberto Dalla Chiesa: Palermo e la mafia
Il 16 novembre 1981 Carlo Alberto Dalla Chiesa ottenne la nomina a vice comandante generale dell’Arma. Il 6 Aprile dell’anno successivo diventò prefetto di Palermo e nel periodo estivo convolò a nozze con Emanuela Setti Carraro. Successivamente si dedicò allo studio della mafia realizzando degli organigrammi per scoprire i legami di
sangue nati da battesimi e matrimoni.
Il Generale Dalla Chiesa, purtroppo, non ricevette alcun tipo di aiuto e nessuna autorizzazione a procedere. Dichiarò, infatti, che andò a Palermo con gli stessi poteri del prefetto di Forlì. Rita Dalla Chiesa ai funerali del padre chiese che non venissero utilizzate le corone di fiori donate dalla regione Sicilia.
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Secondo le dichiarazioni del pentito Tommaso Buscetta, anche Giulio Andreotti sarebbe stato coinvolto nell’omicidio del Generale Dalla Chiesa. Il 3 settembre 1982 Carlo Alberto Dalla Chiesa uscita alla prefettura e sali a bordo di una A112 beige guidata da sua moglie Emanuela per andare al ristorante.
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Al loro seguito c’era la vettura guidata dall’agente di scorta Domenico Russo. Erano le 21:15 quando una moto Honda affiancò l’auto guidata da Russo. A bordo della motocicletta c’erano Giuseppe Lucchese e Giuseppe Greco che colpirono l’agente di scorta
con un fucile AK47. Nel frattempo Calogero Gangi e Antonino Madonia, a bordo di una BMW 518, raggiunsero l’auto del Generale Dalla Chiesa e di sua moglie. I due persero la vita colpiti da oltre 30 pallottole.
Fonte: Arma dei carabinieri