Religiosità popolare, musica e cultura: sono questi gli elementi al centro della Pasqua Amalfitana che, come sempre, esprime al meglio le antiche tradizioni della Settimana Santa della Costiera.
Anche l’amministrazione Comunale di Amalfi, guidata dal Sindaco Daniele Milano, si prepara a celebrare la Pasqua.
Come ogni anno, la festività primaverile per eccellenza rappresenta l’inizio effettivo della stagione turistica nella Divina, che si prepara ad accogliere i turisti e visitatori, anche in occasione di questa ricorrenza, con un insieme di iniziative attraverso cui si rinnova il grande patrimonio antropologico della città, come la processione del Venerdì Santo.
La Passione rivivrà in note con il concerto “Madri Dolorose”, previsto in programma all’Antico Arsenale della Repubblica di Amalfi.
L’appuntamento musicale sarà basato su di un repertorio musicale paraliturgico di tradizione orale della regione Campania, in programma sabato 8 aprile, a partire dalle 19.
Sarà una veglia tra musica e parole per le ore della Passione, che vedrà protagonisti i brani di Pergolesi, Parra, Bonaventura, Viviani, Lamagna, Merini, Hebe De Bonafini, Fossati, oltre che della tradizione popolare.
«Come da tradizione, anche per le festività di Pasqua abbiamo puntato sulla cultura e su eventi multidisciplinari di spessore, tra musica e teatralizzazione – dichiara la consigliera con delega alla Cultura e agli Eventi Enza Cobalto – Arte e antichi riti che si intersecano e si amalgamano con l’intento di rafforzare quella proposta culturale su cui Amalfi punta come momento di crescita sociale, di aggregazione e di forte fede. Uno spettacolo unico, straordinario, anche per i tanti turisti, in particolare stranieri, che hanno già prenotato per trascorrere la primavera ad Amalfi».
In scena ci saranno gli attori Lello Giulivo, Gianni Lamagna, Anna Spagnuolo, Patrizia Spinosi, ma anche i cantori del gruppo Arianova e i musicisti Michele Boné, Arcangelo Michele Caso, Paolo Propoli, Marino Sorrentino.
«Il dolore della Madre, di tutte le madri, è universalmente trasversale. Motivazioni apparentemente lontane e distanti, per fede, tradizione, religione e condizione sociale, ci riconducono ad un unico sentimento di prostrazione e angoscia. Con questa consapevolezza è stata sviluppata un’idea di concerto/veglia, dove si potesse poeticamente rappresentare il dolore, la fatica, i sacrifici, la rabbia e perfino la “serenità” – spiega Gianni Lamagna – Quella delle Madri che aspirano ad una qualsiasi resurrezione che possa alleviare i dolori dei figlio. “Madri Dolorose” si aggiunge ai tanti eventi per la conservazione e la divulgazione del nostro patrimonio di arte, fede e cultura».
L’evento fa riferimento al pianto di Maria e alla sua rappresentazione come da millenni è riproposta attraverso la musica, la pittura, la scultura, le forme teatrali e l’attualità.
Madri Dolorose rappresenta, infatti, il ricordo e la ricerca di antiche tradizioni, nuove scritture, misteri in processione, emozioni infantili, suoni, tensioni e preoccupazioni per un mondo che appiattisce e distrugge qualsiasi sentimento d’amore e d’armonia, privandoci dei valori fondamentali della solidarietà e della fratellanza.
Sarà, in altri termini, un concerto di speranza.
Questo partirà dalle antiche Laudi trecentesche, sino ad arrivare al “Poema della Croce” di Alda Merini, che racconta di un dolore e di un amore universali, in un messaggio di pace, contro i conflitti armati purtroppo presenti in tutto il mondo.
Il venerdì Santo
Amalfi è nota per le sue tradizionali celebrazioni del Venerdì Santo, che precederanno l’importante concerto.
Il giorno precedente, infatti, al calare del sole, Amalfi si spegne e si illumina solo delle suggestive luci di fiaccole e bracieri: queste accompagnano la processione notturna del Cristo Morto.
Si tratta di una delle tradizioni religiose sentite con maggior intensità, portate avanti dalla Reale Arciconfraternita dell’Addolorata.
La ricorrenza si caratterizza, oltre che per la forte drammaticità, per una grande partecipazione popolare.
Si tratta di un rito collettivo davvero commovente, in cui il silenzio viene rotto soltanto dalla voce del coro: le luci dei lampioncini dei Battenti avanzano nella città buia, aprendo la processione della statua ottocentesca del Cristo seguita dalla statua della Madonna Addolorata.
Dopo aver attraversato tutta la città, la Statua del Cristo è, infatti, adagiata nella chiesa di Piazza Municipio: la Madonna Addolorata rientra, da sola, nella cattedrale di Sant’Andrea.
Al programma degli eventi, si accompagnano le celebrazioni liturgiche.
Queste prenderanno il via a partire dalla Domenica delle Palme e si articoleranno per tutta la Settimana Santa, fino a giungere alla Santa Messa Pontificale di Pasqua in cattedrale, domenica 9 aprile 2023 alle ore 10.30 e alle 19, in cui si terrà, anche, la processione al fonte battesimale con l’acqua benedetta e l’esposizione della Statua di Sant’Andrea.
Viabilità
Il Comune di Amalfi, nell’annunciare le iniziative che caratterizzeranno la Santa Pasqua, ha annunciato che, a causa della chiusura del parcheggio Luna Rossa per lavori di manutenzione, l’attuale capacità delle aree di sosta in Città risulta molto ridotta.
Un aspetto, quest’ultimo, di cui dovranno tener conto tutti coloro che intenderanno recarsi ad Amalfi.
A facilitare l’afflusso alla città capofila della Divina ci saranno, però, le vie del mare, che a partire dal 1 aprile saranno operative in partenza da Salerno e da tutti i comuni della fascia costiera fino a Minori.
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