Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, è intervenuto questo pomeriggio per la consueta diretta Facebook del venerdì da quando il Covid è entrato prepotentemente nelle nostre vite, stravolgendole.
Nel corso della diretta, però, De Luca non ha parlato solo di Covid bensì del vaiolo delle scimmie, malattia infettiva che ha fatto la sua comparsa anche in Italia.
“Un rapido chiarimento rispetto alla vicenda del vaiolo delle scimmie. Subito tranquillizzare i concittadini: si tratta di una malattia simile a varicella, febbre alta e mal di testa. Ha incubazione da una a tre settimane, presente vescicole superficiali e ingrossamento nodi. Vi do subito buona notizia: esiste già un farmaco antivirale per la cura”.
“Ad oggi non abbiamo nessuna emergenza, nessun problema. Stiamo monitorando. Non abbiamo forme di trasmissione aerea. È bene non drammatizzare e non avere preoccupazioni eccessive. Diventa davvero complicata la vita, si attenua problema Covid ci troviamo un altro problema? Diventa pesante”.
Parlando invece della situazione Covid De Luca afferma in Campania “Sta migliorando e se saremo prudenti avremo una bella estate. Prudenza – aggiunge – così eviteremo inoltre di dover registrare nuove fiammate a settembre.
Vaiolo delle scimmie, tre i casi confermati in Italia
Salgono a tre i casi confermati in Italia di vaiolo delle scimmie e sono tutti in carico all’Istituto di malattie infettive Spallanzani di Roma.
Al caso di ieri se ne aggiungono oggi altri, confermati dalle analisi, e sono correlati al caso zero. Le tre persone contagiate “sono trattate con una terapia sintomatica allo stato sufficiente”, comunica lo Spallanzani spiegando che “presso l’Istituto sono disponibili, comunque, farmaci antivirali che potrebbero essere impiegati in via sperimentale qualora si rendesse necessaria una terapia specifica”.
“Primo messaggio da dare: nessun allarme. Situazione da tenere sotto controllo ma non desta allarme”. Lo afferma Il Direttore generale dello Spallanzani, Francesco Vaia in merito ai casi di vaiolo delle scimmie.
“La trasmissione uomo-uomo caratterizza buona parte dei casi riscontrati. Non si può definire come una malattia a trasmissione sessuale e che riguarda in particolare gli omosessuali. Al momento sappiamo che riguarda i contatti stretti”. Lo affermano gli esperti dello Spallanzani nel corso di una conferenza stampa sui casi di vaiolo delle scimmie.