Sono arrivati a 14 i casi di vaiolo delle scimmie presenti in Campania. A riferirlo è il primario Alessandro Perrella, capo dell’organizzazione sul vaiolo delle scimmie all’ospedale “Cotugno” di Napoli.
Il virus sta iniziando a diffondersi anche in Campania e quello che i medici chiedono è di avere una responsabilità personale, facendosi controllare se vedono vescicole sul proprio corpo, soprattutto se nelle parti genitali.
Il professor Perrella ha spigato all’Ansa che gli studi sul vaiolo delle scimmie sono iniziati lo scorso maggio quando si contavano solo un paio di contagi. Attualmente la malattia non porta gravi sintomi ma gli infettivologi non guardano al virus attuale, ma al suo possibile sviluppo.
In totale nella nostra regione sono stati effettuati 50 test di cui 14 hanno avuto esito positivo. A differenza del Covid -19, però, il vaiolo delle scimmie si trasmette in modo diverso.
La malattia si mischia con droplets o contatto delle vescicole che sono piene di particelle virali e se hai un contatto con quel liquido oppure vanno nell’aria e tu le respiri lo prendi. In rapporti sessuali non protetti c’è la possibilità di un contagio maggiore, sia tra gli eterosessuali che tra gli omosessuali.
Dal momento che il virus si trasmette per via sessuale Perrella ha fatto un appello al senso di responsabilità dei cittadini: “Siamo in una stagione che spesso porta alle avventure estive. Si deve vivere, ma serve un senso di responsabilità personale, ognuno ha un minimo di capacità di comprendere il pericolo, se ho una vescicola o più vescicole devo andare a farmi fare il controllo, non posso vivere senza pensarci”.