FILE PHOTO: A woman holds a small bottle labelled with a "Coronavirus COVID-19 Vaccine" sticker and a medical syringe in this illustration taken October 30, 2020. REUTERS/Dado Ruvic/File Photo
In Campania è partita oggi la somministrazione della terza dose di vaccino anticovid al personale scolastico.
Le somministrazioni sono partite dai dipendenti che hanno fatto da almeno sei mesi la seconda dose. La vaccinazione riguarda il personale scolastico e universitario, tutte persone che possono da oggi presentarsi volontariamente nei centri vaccinali.
A volere l’accelerazione sulla terza dose per il personale scolastico è stata la Regione Campania che ha stilato un piano straordinario di vaccinazione di massa che, secondo le stime del presidente De Luca, sarà portato a termine già entro il mese di novembre.
L’accelerazione per il personale scolastico è indispensabile per garantire la piena tutela della popolazione scolastica dove insiste il maggior numero di non vaccinati dai 15 anni in giù, un pericoloso canale di contaminazione non solo per studenti e docenti ma anche per le famiglie.
Intanto il Commissario straordinario anti Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo, è intervenuto con una nota ufficiale proprio nel giorno in cui in Campania si dà inizio alle somministrazione delle terze dosi al personale scolastico per riaffermare in modo rigoroso le «indicazioni sulla prosecuzione della campagna vaccinale».
«Ad oggi le Autorità sanitarie hanno fornito indicazioni sulla somministrazione delle dosi booster secondo il solo criterio anagrafico, eccetto il personale sanitario e i soggetti con elevata fragilità; i soggetti vaccinati con prodotto monodose. Pertanto – afferma Figliuolo- al momento non sono previste somministrazioni per ulteriori potenziali gruppi target (ad es. comparto scolastico, sicurezza/difesa, etc.), salvo eventuali future raccomandazioni da parte delle competenti Autorità sanitarie».
Ancora una volta la Campania più che da battistrada rischia di uscire fuori strada, secondo Figliuolo, che, peraltro, spiega come «una pianificazione in tal senso della somministrazione delle dosi “booster” risponderebbe anche alle necessità di assicurare uno sviluppo della campagna vaccinale omogeneo su tutto il territorio nazionale; programmare con precisione gli approvvigionamenti dei farmaci, dei presìdi e dei materiali sanitari necessari all’effettuazione delle vaccinazioni; consentire l’eventuale somministrazione concomitante del vaccino anti-influenzale nei confronti delle categorie di soggetti per le quali tale vaccinazione stagionale è raccomandata; gestire la macchina organizzativa ancora in campo, tenendo conto della razionalizzazione degli hub tuttora in corso».
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