Individuato dopo un incidente sull’autostrada A1 – tra un furgone e un’autovettura – e arrestato dalla polizia stradale di Orvieto (Terni).
Su di lui un ordine di custodia cautelare in carcere, emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Salerno. Accuse a vario titolo: dall’usura all’estorsione passando per la violenza privata aggravata dall’esercizio abusivo di attività finanziarie. Il 50enne si è avvalso della facoltà di non rispondere.
“Stavo tornando per costituirmi“. È quanto il 50enne avrebbe riferito al gip. L’uomo, originario del quartiere Sant’Eustachio di Salerno, era stato coinvolto in un incidente stradale di lieve entità. Ma l’atteggiamento – troppo nervoso rispetto all’entità dell’accaduto – aveva fatto insospettire gli uomini della polizia stradale del comune umbro. Identificato, è stato posto agli arresti.
Il pregiudicato è legato a doppio filo dall’operazione, avviata pochi giorni fa, dai Carabinieri della città di Salerno. Il 5 aprile scorso, infatti, partiva l’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip nei confronti di quattro persone, di cui una in carcere e tre poste agli arresti domiciliari. Nei loro confronti sarebbero emersi gravi indizi di colpevolezza a vario titolo, di usura, violenza privata aggravata e esercizio abusivo di attività finanziaria, in concorso. L’organizzazione operava nella zona orientale di Salerno, tra i quartieri di Pastena, Mercatello e Torrione.
Le vittime degli usurai, dodici in tutto, sarebbero state costrette a corrispondere interessi fino al 400% all’anno anche su prestiti di modesta entità.