Josh è il piccolo e principale protagonista del film Una Famiglia all’improvviso, film tratto da una storia vera.
Il film “Una famiglia all’improvviso“, è molto più che una semplice pellicola cinematografica. Questo lavoro, diretto e sceneggiato da Alex Kurtzman, si ispira infatti a fatti realmente accaduti nella vita dello stesso regista.
Da giovane, Kurtzman sapeva che il padre aveva avuto altri due figli da un precedente matrimonio. Nonostante le due famiglie non si fossero mai incontrate ufficialmente, lo sceneggiatore fantasticava su possibili incontri fortuiti. In seguito, in un momento di inquietudine personale, decise di fare il primo passo: incontrò la sorellastra durante una festa e cominciò ad accorciare le distanze. Tale incontro segnò un momento di rivelazione per entrambi, scoprendosi sorprendentemente simili e con il comune desiderio di recuperare il tempo perduto.
Nonostante sia ispirato a eventi realmente accaduti, “Una famiglia all’improvviso” è un film che mescola verità e finzione. La storia personale di Kurtzman viene riscritta, incluso il ritratto dei genitori, per cercare di rendere più giustificabili le loro azioni. La sceneggiatura, firmata da Kurtzman e dal suo compagno di scrittura Roberto Orci, è il frutto di un sodalizio che dura da oltre 20 anni. Entrambi hanno frequentato una scuola di cinema e hanno spesso preso ispirazione dai piccoli film indipendenti per delineare le psicologie complesse dei loro personaggi.
Anche Roberto Orci ha avuto una scoperta simile a quella di Kurtzman: da adulto, scoprì l’esistenza di una zia di cui il padre non gli aveva mai parlato. Questa esperienza ha contribuito a dare profondità ai sentimenti e ai pensieri dei personaggi che scoprono l’esistenza di segreti familiari.
Per spersonalizzare il racconto e allontanarsi dall’universo dei blockbuster, Kurtzman e Orci hanno coinvolto lo sceneggiatore e vecchio amico Jody Lambert. Il trio ha dedicato sette anni alla stesura della sceneggiatura, focalizzandosi sulle complesse relazioni familiari e sulle dinamiche che rendono universali situazioni particolari.
Kurtzman, non volendo che qualcun altro travisasse il senso della storia e ne alterasse i toni da commedia drammatica, decise di curare lui stesso la regia del film. Questa scelta ha permesso di conservare l’integrità della trama, mantenendo fedeltà alla propria visione e alla propria esperienza personale.
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