Molti si creano questo dubbio davvero particolare, ovvero se un seme ingerito potrebbe germogliare all’interno dello stomaco. Più che altro dobbiamo insistere sul fatto che si tratta di una convinzione a dir poco popolare.
Bisognerebbe riuscire a capire, per saperne di più a questo proposito, se veramente ci siano casi clinici che si sono manifestati nel corso del tempo e che riguardano proprio il germogliare dei semi, come per esempio quelli della frutta, all’interno dello stomaco umano.
La grande resilienza dei semi nel germogliare
Partiamo dal presupposto che i semi hanno una grande resilienza e si contraddistinguono per un’importante capacità adattiva. Riescono a germogliare anche in condizioni particolarmente critiche, anche in zone aride, non appena trovano delle condizioni adatte.
La natura riesce ad essere meravigliosa e molto più sorprendente rispetto a quanto possiamo pensare. Infatti è tutto merito della riproduzione cellulare tipica delle piante, che fa germogliare il seme fino a quando non spunta la piantina.
In ogni caso, per dare una risposta alla domanda secondo la quale un seme possa germogliare all’interno dello stomaco, bisogna considerare attentamente i vari processi fisiologici che sono alla base del nostro organismo, soprattutto per quanto riguarda la digestione.
Cosa accade durante la digestione nello stomaco?
È proprio da questa domanda che vogliamo partire per trovare una risposta precisa al dubbio se un seme come quello della frutta abbia la possibilità di germogliare nello stomaco una volta che è stato ingerito.
Perché un seme possa arrivare a germogliare, è importante che nell’ambiente in cui si trova si creino delle condizioni adeguate. Ma nello stomaco non ci sono affatto queste condizioni adatte al germogliare di un seme. Infatti durante la digestione l’organismo produce diversi enzimi, che hanno lo scopo di ridurre in piccoli pezzi il cibo.
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Tutto questo è favorito anche dalle contrazioni muscolari. L’ambiente dello stomaco non è assolutamente adatto per consentire ad un seme di germogliare, perché è molto inospitale e soprattutto pieno di acidi che inevitabilmente intaccherebbero i semi.
È vero pure che ci sono dei semi con un rivestimento abbastanza resistente per riuscire a sopravvivere ai succhi gastrici generati dall’apparato digestivo. Ma sono comunque delle condizioni piuttosto rare che si possono verificare. Ecco perché non dovremmo fare troppo affidamento su una convinzione comune che potrebbe ingenerare diversi equivoci.
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Insomma, se ingerisci un seme non vuol dire che questo necessariamente possa germogliare facilmente all’interno del tuo stomaco, come invece molti sono disposti a credere in maniera ingenua.