Tutto per mio figlio è il film che andrà in onda stasera, 7 novembre 2022, in prima serata su Rai 1. Si tratta di un film di impegno sociale che è tratto da una storia vera. La regia è di Umberto Marino. Le riprese sono state effettuate nell’estate del 2021 e la location principale è stata rappresentata dalla Campania, il territorio in cui si è svolta la storia ispirata alla realtà.
Ma vediamo qual è la trama e quali sono gli elementi di verità che si possono riscontrare all’interno di questa produzione per la TV.
La storia raccontata da Tutto per mio figlio è ambientata nel 1996. Il protagonista del film è Raffaele Acampora, un allevatore che è sposato con la moglie Anna. I due hanno quattro figli. Il più grande ha 14 anni e si chiama Peppino.
Raffaele ha sempre portato avanti uno stile di vita incentrato sulla legalità. Tutte le mattine, infatti, si sveglia molto presto per andare a vendere i suoi prodotti nei vari mercati. Ma ad un certo punto la sua esistenza cambia, perché la camorra inizia ad interessarsi del settore dell’allevamento.
Raffaele, quindi, comincia a subire varie intimidazioni che sono volte a convincerlo a pagare il pizzo. Ma Raffaele non cede. Infatti, dopo aver subito varie difficoltà, sceglie di ribellarsi. Crea un sindacato e riesce a coinvolgere tutti i suoi colleghi.
L’allevatore di cui stiamo parlando comincia a collaborare con le forze dell’ordine e con la giustizia. Nel frattempo la criminalità organizzata tenta di corromperlo, ma non ci riesce. Poi arrivano le vere e proprie minacce.
Ultimamente l’attore protagonista del film, Giuseppe Zeno, ha rilasciato un’intervista molto interessante. Ha rivelato che Raffaele Acampora rappresenta un vero e proprio modello di uomo eroe e per lui interpretare questo ruolo è stata un’esperienza molto bella.
Leggi anche: Chi è Giuseppe Zeno: età, figli, moglie, vita privata, lavoro e carriera
Si tratterebbe in realtà di un personaggio di fantasia, anche se il film per la televisione si ispira a fatti di cronaca realmente accaduti.
Zeno ha detto che il film si può vedere come un omaggio a coloro che hanno sfidato le organizzazioni criminali e che hanno pagato con la loro stessa vita. Si tratta di uno spunto di riflessione per chi oggi ha ancora paura di denunciare.
Leggi anche: Sapete quanto hanno guadagnato Serena Rossi e Giuseppe Zeno per la seconda stagione di Mina Settembre: le cifre
Inoltre nel film c’è un importante spunto da comprendere, perché Raffaele Acampora invita il figlio a studiare, puntando sulla cultura come risposta all’illegalità.
La calistenia conquista sempre più italiani grazie a esercizi a corpo libero, app digitali e…
Torna per la XVI edizione il Premio artistico-letterario "Città di Tramonti - Tagliafierro", dedicato alla memoria di Pietro Tagliafierro,…
Con l’inverno aumentano i rischi di muffe e cattivi odori in casa: il fisico Vincenzo…
Tramonti si prepara a vivere un momento magico: martedì 23 dicembre, a partire dalle ore 17:00,…
Non è un addio qualunque, ma il saluto a una donna che ha attraversato il…
L’esperto Barri Ghai illustra i segnali che potrebbero indicare la presenza di entità paranormali in…