La melodia autentica del Tu Scendi dalle Stelle, composta da Sant’Alfonso Maria de Liguori, nel 1754, eseguita in contrappunto e con un clavicembalo con tonalità dell’epoca, rivive grazie ad un’iniziativa di ricerca.
Questa è frutto degli studi del maestro Colomba Capriglione. Originaria di Corbara, esperta internazionale di contrappunto e dell’antica scuola napoletana oltre che docente al Conservatorio di Frosinone.
Dallo studio è emerso come il canto natalizio abbia, infatti, tonalità ben diverse rispetto a quelle che ne caratterizzano l’esecuzione attualmente ricorrente durante le festività.
Il canto era stato composto, nel 1754 a Deliceto, in provincia di Foggia, da Sant’Alfonso Maria de Liguori, fondatore dei Redentoristi e vescovo di Sant’Agata dei Goti.
L’insigne giurista, letterato ed esperto musicista, era stato allievo della nota scuola napoletana, per tre anni si era perfezionato sotto la guida del celebre Gaetano Greco, dalla quale uscirono Francesco Durante, Domenico Scarlatti Nicola Antonio Porpora, Leonardo Vinci, Giovan Battista Pergolesi ed altri.
Dal 1706 al 1723 aveva frequentato l’oratorio dei Girolamini di Napoli, dove si coltivavano le tradizioni musicali volute da s. Filippo Neri. Fu proprio in quest’oratorio che il giovane musicista si esibì in pubblico, come ci ricorda il Tannoia, con diversi concerti per allietare le famiglie nobili napoletane di cui faceva parte.
Un’esperienza utilissima, quest’ultima, per la sua opera pastorale, quando avviò la sua copiosa produzione di canti e canzoni religiose, diventate popolari soprattutto al Sud.
“E Tu scendi dalle stelle, come gli altri canti, anche in lingua napoletana, erano composti in stile contrappuntistico ed eseguiti con il clavicembalo che rilascia suoni ben diversi dal registro oggi utilizzato – commenta il maestro Colomba Capriglione – Ho dunque effettuato un’accurata ricerca, per un lavoro continuo che effettuo sull’antica scuola napoletana, ed ho utilizzato il mio clavicembalo, esatta copia di un Blanchet del 1726 e contemporaneo di quello allora in uso da Sant’Alfonso. Ne è emersa una melodia che fa emergere tutta la migliore espressione contrappuntistica“.
“Mentre esegue il famoso canto natalizio al suo strumento, il maestro Capriglione espone il suo obiettivo di lanciare un progetto per educare musicisti e utenti nuovamente alla melodia con il contrappunto, cosi come già fa per i suoi studenti. Si tratta di un autentico strumento per accompagnare verso tonalità inedite e sorprendenti nella composizione e nell’ascolto”, continua il maestro Colomba Capriglione, che proprio alcuni giorni fa, è stata la prima, dopo anni, a far riecheggiare il suono del clavicembalo nella chiesa dei Girolamini, per anni chiusa per un lungo restauro, in occasione della registrazione di un concerto, con la direzione artistica del maestro Elsa Evangelista e con la direzione di orchestra del maestro Alessandro De Simone, e che sarà trasmesso dalla RAI nei prossimi mesi.
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