Le telecamere del Tg5 s’accendono a Tramonti. La Costiera Amalfitana cela piatti unici: qui hanno lustro gli gnocchi con zafferano, aglio e olio adagiati nella buccia dell’iconico sfusato amalfitano. Il racconto di Raffaella Amato.

Un angolo di paradiso. È il prologo del servizio che Gioacchino Bonsignore, giornalista di punta delle reti Mediaset – esperto in filiere agroalimentari, agricoltura e enogastronomia – ha realizzato in Costiera Amalfitana. La Penna del Tg5 si è recata a Tramonti, più precisamente a Capitignano, per raccontare segreti e ricette della cucina tipica tramontana. Quattromila anime nella zona montana della Divina che celano storia e cultura millenaria.

Il giornalista ha discusso con Raffaella Amato, la quale gestisce uno dei vigneti più conosciuti della zona, nonché l’agriturismo “Il Tintore”. La donna è tra i grandi custodi della tradizione gastronomica locale. I vigneti, Tintore e Piedirosso, producono una miscela secolare che è sopravvissuto alle mode e ai tempi che passano. Oltre che alla filossera, insetto di origine americana che nel ‘900 distrusse le coltivazioni del Vecchio Continente.

A favor di telecamera vengono mostrati i prodotti del territorio ma non solo. Dallo sfusato amalfitano, chiamato così per la lunghezza dell’agrume, passando per aglio e zafferano. Attori principali di un piatto unico nel suo genere: gli gnocchi con farina di orzo perlato e mais, assemblati con la patata e uniti successivamente ad aglio, olio e peperoncino con zafferano e zeste di limone. Il tutto mantecato con l’ottimo caciocavallo affumicato.

Gli gnocchi vengono prima lessati e poi saltati in padella con lo zafferano. Successivamente sono adagiati nello sfusato, attentamente svuotato. Un piatto delicato, impreziosito dai profumi tipici della Divina.

Una cucina che mette d’accordo tutti: dagli americani ai cinesi passando per gli australiani, tutti chiedono ricette e segreti di un piatto unico.

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