Oinos, rivista italiana di informazione culturale e una delle principali voci del settore enogastronomico, ha dedicato nella prima pubblicazione del 2023 ampio spazio a Tramonti ed alle sue eccellenze.

Grande considerazione, nel reportage della rivista, a cura di Alfredo Gorlini, è stato dedicato al prodotto di punta della città: la pizza.

Tramonti ed è un borgo che, nonostante l’estensione piuttosto modesta e una popolazione che a malapena supera i 4.000 abitanti, contribuisce enormemente alla ricchezza culturale e paesaggistica del nostro Paese – si legge nell’articolo di OinosNon possiamo non paragonare Tramonti alle più grandi realtà del panorama enogastronomico nazionale e mondiale”.

Un primato, quello di Tramonti, esposto non a torto nel reportage, che evidenzia come il pizzaiolo che realizzò e servì la prima pizza margherita con cui omaggiò la regina Margherita di Savoia, Raffaele Esposito, fosse originario proprio del borgo interno della Costiera Amalfitana.

Esposito usò come base di partenza un piatto che già apparteneva alla tradizione culinaria di Tramonti, la “pizza nera”,  una focaccia di grani poveri che le donne del luogo preparavano coi pochi ingredienti a loro disposizione, e consumata in occasione della Commemorazione dei Defunti.

 

La tradizione della pizza tramontana si è, poi, diffusa nel resto d’Italia all’indomani della Seconda Guerra Mondiale, da quando, progressivamente, oltre duemila pizzaioli provenienti dal paese della Divina emigrarono in Italia e nel resto d’Europa aprendo altrettante pizzerie.

 

Una storia di successo proseguita con l’unione, a partire dal 1989, in una corporazione poi divenuta Associazione Pizza Tramonti, presieduta dal vicesindaco Vincenzo Savino che si prodiga quotidianamente per promuovere quest’eccellenza territoriale nel mondo.

 

Ma non è soltanto la pizza ad essere il fiore all’occhiello gastronomico del territorio: Tramonti si è, infatti, da sempre distinta per l’eccellente produzione vinicola eroica da uve Tintore, per quella di un elisir dal fascino arcaico come il concerto, oltre che per la coltura dello zafferano, recentemente introdotta.

Si tratta di un’importante cassa di risonanza per il nostro operato – ha commentato il vicesindaco Vincenzo Savino – anche considerando l’avvio della fiera Vinitaly 2023, in programma oggi, che coincide con un periodo di grande diffusione della rivista ai partecipanti“.

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