Sono stati riconsegnati alla curia i registri storici che vanno dal 1600 a oggi. Ieri, alla presenza del sindaco Domenico Amatruda, i volumi sui principali eventi della comunità son stati donati alla Chiesa di Cesarano. Il restauro commissionato dalla politica e dalla curia nella vicina Cava de’ Tirreni. L’incontro.

Una comunità si basa sulle radici e sui ricordi. Indelebili, da tramandare ai posteri. Per dare un senso di paese. Alla pavesiana maniera. Ieri, Nella Chiesa della frazione di Cesarano a Tramonti, sono state consegnati alla curia i volumi storici della comunità. Sono registrate nascite, morte e matrimoni dal 1600 a oggi.

Certo, non ci sono tutti i volumi. Alcuni, come di consueto quando si procede alla selezione, sono andati persi negli anni. Il sindaco Domenico Amatruda, insieme al comitato della chiesa, ha commissionato il restauro in un’apposita attività sita nella vicina Cava de’ Tirreni.

Ieri i volumi sono stati riconsegnati alla Chiesa. Presente all’incontro, che ha voluto testimoniare l’importanza di un evento raro e impattante proprio per l’importanza del senso di comunità di cui prima, il mondo della politica, dell’associazionismo e della Chiesa.

C’era, in compagnia del sindaco Domenico Amatruda, anche il professore Donato Sarno. Componente del centro di cultura e storia amalfitana, il docente ha partecipato a convegni e giornate di studio incentrate sul Mezzogiorno e sulla storia di Tramonti, Maiori e della Costiera Amalfitana. È autore inoltre, di articoli e saggi in volume riguardanti proprio il territorio di Amalfi e di Tramonti, Polmone Verde della Divina Costa.

Presenti, inoltre, don Justin Nnamdi Emeziem, Salvatore Vicedomini – presidente del comitato promotore dell’iniziativa – nonché don Francesco, già parroco di Cesarano fino a pochi anni fa e don Pietro.

Figure altamente rappresentative della comunità di Tramonti che, attraverso questi meeting, rivive e recupera le sue radici in modo autentico e le conserva nella casa del Signore.