Chi non ricorda il Borgo da Favola la manifestazione che per un decennio ha appassionato, emozionato e divertito grandi e piccini. In una Figlino, piccola e accogliente frazione di Tramonti, per anni è andato in scena uno spettacolo al quale sono legati i ricordi di migliaia di persone non solo della Costiera Amalfitana o della provincia di Salerno ma di gran parte della regione.
Il festival degli artisti di strada ha ospitato performer fantastici che oggi calcano i palchi più importanti del mondo che sono stati capaci di catturare il cuore dei bambini ma anche dei genitori. Una due giorni che manca moltissimo nel calendario estivo di Tramonti e della Divina in generale.
Nato durante un viaggio, l’idea di Pasquale Coppola, Gaetano Coppola e Antonio Buonocore ha coinvolto gran parte degli abitanti del piccolo borgo del Paese Collinare della Costiera Amalfitana. In centinaia lavoravano per settimane, con grande spirito di squadra, per creare il luogo in cui si sarebbe potuta compiere la magia.
Nel corso degli anni la manifestazione è diventata sempre più rilevante e conosciuta, tanto da accogliere diverse migliaia di persone. Divertimento e buon cibo, un mix semplice ma che con quel tocco di magia degli artisti di strada ha reso il Borgo da Favola molto più che una semplice kermesse estiva.
Questa mattina Figlino è stata tappezzata da alcuni manifesti che in maniera chiara chiedevano un ritorno della manifestazione. I più piccoli in fondo meritano di poter vivere, anche se solo per due sere all’anno, quell’incanto e quella magia.
“Oggi vi scriviamo con un sogno nel cuore, negli ultimi 6 anni Figlino ha perso una festa che unisce persone di ogni generazione, dai più piccoli ai più grandi. Ripristinare la festa di paese è un gesto d’amore verso il nostro passato e un regalo per il futuro. Che ne pensate di ricominciare?“.
Recitano così i manifesti apparsi nel piccolo borgo di Tramonti. Un invito anonimo ma che di certo coinvolge in primo luogo i più giovani che hanno voglia di vedere tornare a splendere la propria frazione.
Non di certo una richiesta impossibile da esaudire a patto che gli adulti facciano uno sforzo proprio per andare incontro ai desideri dei più piccoli. Mettere da parte i motivi che hanno portato all’interruzione della manifestazione e ripartire con un nuovo spirito, magari mettendo in primo piano quello che è uno dei compiti più complicati per gli adulti e che forse troppo spesso ci dimentichiamo: dare forma ai sogni dei bambini.
In chiusura, per rinfrescare la memoria di chi ha dimenticato cosa rappresentasse il Borgo da Favola, e per i giovanissimi che non hanno mai potuto vederlo in prima persona, vi mostriamo le immagini datate 2016.