Un volume sulle origini e le tradizioni della Pizza tramontana. È stato raggiunto l’accordo tra la casa editrice Minerva Edizioni e l’Associazione Pizza Tramonti. La soddisfazione del presidente Vincenzo Savino: “Traguardo storico“.
È stato raggiunto l’accordo con la casa editrice Minerva per la pubblicazione di un libro sulla pizza di Tramonti. Lo ha fatto sapere la locale Associazione Pizza Tramonti.
Un motivo di vanto, certo. Ma anche un’occasione in più per riflettere del disciplinare De.Co. in generale.
De.Co. è l’acronimo di Denominazione Comunale, riconosciuta dalla L 142/90 che ha attribuito ai Comuni la facoltà di disciplinare la materia della valorizzazione locale delle attività agroalimentari tradizionali (D.Lgs 267/00, la L.Cost. n.3/01 e il D.Lgs 228/01).
Dalle De.Co. scaturisce il legame di un prodotto con il territorio comunale, conferendo così un’identità riconoscibile sul mercato.
“Siamo sempre più vicini – commenta Vincenzo Savino, presidente dell’Associazione Pizza Tramonti – al raggiungimento di un traguardo storico: tradurre in realtà un libro che parli della Pizza di Tramonti e degli interpreti che hanno aiutato, e ancora oggi aiutano, a diffondere questa tradizione nel mondo”.
Storie che sono anche e soprattutto le storie dei soci dell’Associazione, delle loro attività e delle loro famiglie, a cui verrà dedicato ampio spazio. Schede dedicate alla scoperta dei tanti che, negli anni, hanno fatto in modo che una piccola realtà riuscisse ad acquisire un enorme rilievo nazionale.
La storia della pizza si intreccerà indissolubilmente a quella di Tramonti, che non farà solo da sfondo nel volume, ma che sarà parte integrante di esso. Il libro, infatti, vuole essere un reportage a 360 gradi sul mondo della pizza e del territorio da cui è nata, che può contare non solo sulle parole, ma anche sulla forza esplicativa delle immagini.
“Un risultato che ci riempie di orgoglio e soddisfazione – riprende Savino – che già da tempo faceva parte del nostro orizzonte e che ci ha condotti su un percorso di cui, possiamo finalmente dire, siamo alla fase conclusiva. Tutto questo è stato possibile solo grazie all’impegno del direttivo e soprattutto alla caparbietà dei soci, che sin dal primo momento hanno unanimemente e attivamente fatto in modo che un semplice sogno potesse trasformarsi in realtà“.