Un esame esterno per capire se le ferite riportate possano essere compatibili con la prima, drammatica, ricostruzione. La perizia riguarda il corpicino del piccolo Giovanni, il 12enne deceduto ieri in una località montana di Agerola. A riportare la notizia ilMattino oggi in edicola. Aperta un’inchiesta. Comunità sotto choc.

È stata aperta un’inchiesta sulla morte del ragazzino che voleva diventare pastore. Ancora non è pienamente chiara la dinamica dell’incidente. Il 12enne sarebbe stato, stando a una prima ricostruzione, disarcionato improvvisamente dal mulo. E così Giovanni sarebbe rimasto incastrato con un piede nelle briglie dell’animale che, imbizzarrito, lo avrebbe trascinato per alcune decine di metri verso la stalla, calpestandolo nella fuga.

Il ragazzo, cadendo, si sarebbe procurato una ferita alla testa. Tanto grave da causarne la morte. Il nonno ed i genitori hanno prestato i primi, tempestivi, soccorsi. Poi, la corsa in ospedale. Ma per il giovane, purtroppo, non c’è stato nulla da fare se non accertare il decesso. Il nostro articolo ieri sul portale: clicca qui.

La salma, come riporta ilMattino, è stata trasferita presso l’obitorio di Castellammare di Stabia, a disposizione della Procura di Torre Annunziata che ha aperto un fascicolo d’inchiesta per fare chiarezza sull’accaduto e comprendere se ci possano essere profili di responsabilità.

Nelle prossime ore, il corpicino di Giovanni sarà sottoposto ad un esame esterno da parte del medico legale per accertare che le ferite riportate siano compatibili con la drammatica ricostruzione e se sia necessario eseguire l’autopsia. Sul caso indagano i carabinieri della stazione di Agerola, della compagnia di Castellammare di Stabia e della sezione investigazioni scientifiche del Gruppo di Torre Annunziata.

È la seconda tragedia che scuote la comunità di Agerola in appena due mesi. Lo scorso 8 maggio, infatti, la morte di Nicola Fusco devastò l’animo e il morale della comunità dei monti Lattari.

Questo il messaggio diffuso ieri dall’ente di Agerola sui fatti accaduti.

Agerola piange un giovane figlio. Ancora una tragedia immane e un dolore lacerante ci lasciano attoniti e sgomenti. A nome dell’intera comunità agerolese ci stringiamo intorno alla famiglia del piccolo Giovanni. Preghiamo affinché Giovanni possa trovare pace nell’eternità e possano i suoi cari trovare conforto nel ricordo dei bei momenti che hanno condiviso con lui“.