In Costiera Amalfitana tiene banco la questione viabilità. Cantieri, carenza di ausiliari, festività e primi flussi turistici. La stagione estiva non è ancora entrata nel vivo ma le strade della Divina sono già intasate.
La fine dello stato di emergenza, in merito alla viabilità in Costiera Amalfitana, tarda ad arrivare. Mentre da Roma si è messo la parole fine alla crisi sanitaria, il territorio baciato dal mare e dalla costa, nella provincia a nord del capoluogo, continua a soffrire caos e ingorghi che s’affacciano a ogni latitudine.
In questi giorni a cavallo della Pasqua si registrano le prime criticità sulla statale amalfitana, con ingorghi da Minori al bivio di Castiglione di Ravello. A pesare, in questi punti critici, l’assenza deli ausiliari del traffico.
A peggiorare la situazione anche le frane e gli smottamenti che nei mesi scorsi hanno interessato la Divina. Il sentiero “Valle delle Ferriere” che collega Amalfi e Scala – a causa della caduta di materiale lapideo dalla costa é chiuso al traffico pedonale nell’area a partire dal comune capofila della Divina.
Altro giro, altra posta: a Ravello – nell’area di Castiglione – vi fu un altro smottamento rilevante. Che, nella notte, coinvolse un’automobile in sosta. Per fortuna non vi furono danni a persone. E poi, ancora, Furore, con l’apertura a senso unico alternato della Agerolina, indirizzo di collegamento e di fondamentale interesse turistico, economico e commerciale.
Amalfi in giugno – è bene ricordarlo – ospiterà la 66esima regata storica delle Repubbliche Marinare. Un motivo in più per risolvere l’annoso problema relativo alla viabilità, che tornerà di estrema attualità vista l’imponente interesse che calamita l’evento.
Fa da sfondo la questione turismo: da Salerno a Positano passando per Amalfi, le navi da crociera fanno tappa nei territori. Con l’inevitabile flusso che – aumenterà con il trascorrere delle settimane, fino a raggiungere l’apice tra luglio e agosto. E se il trasporto su gomma ha già comunicato i nuovi orari per raggiungere i siti elencati e la penisola sorrentina, va da sé che con il 100% della capienza si rischia di tornare a una situazione pre pandemica già di per sé poco esaltante dal punto di vista organizzativo.
Dopo Minori, insomma, la situazione è davvero rivedibile. Sarà necessario riorganizzarsi e resettare: il tempo scorre e la domanda – di residenti e turisti – inizia a farsi impellente.
