Torna il caos all’ospedale Ruggi di Salerno, dove nonostante l’emergenza Covid sia in netta diminuzione, le ambulanze continuano a scontrarsi in attesa d’accesso.
Un’immagine significativa che sottolinea la disorganizzazione della sanità campana ed in particolare della provincia di Salerno. Se da un lato, infatti, le prestazioni territoriali vengono spesso additate come insufficienti, dall’altro i reparti ospedalieri nel salernitano continuano a rifiutare pazienti.
Il problema degli ospedali al collasso è sempre più ricorrente in provincia di Salerno, ed è legato ad una serie di significativi fattori scatenanti. Tra questi la scarsa assistenza dei medici di base e delle guardie mediche ma soprattutto la facilità con la quale molti pazienti cercano di aggirare il sistema per ricevere analisi gratuite.
Le percentuali di codice verde, infatti, al Ruggi sono aumentante drasticamente. Questo processo, spesso però non permette alle ambulanze di soccorrere chi è davvero in pericolo di vita rischiando inoltre di causare altri disservizi per il ritardo di intervento.
Per risolvere questa problematica, il direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria, Vincenzo D’Amato, incontrerà nei prossimi giorni il suo omologo dell’Asl, Gennaro Sosto per concordare interventi congiunti ed evitare che il maggiore ospedale della provincia di Salerno venga preso d’assalto.
In occasione di questo incontro, il rappresentante della Cgil medici Francesco Bruno ricorda: ” Un incontro importante per trovare una soluzione in un maggior coordinamento delle attività. È necessario, inoltre, che vengano messi a concorso posti a tempo indeterminato per i medici e gli specializzandi che in caso contrario non si avvicinano nemmeno”.