Sequestrati e distrutti lunedì trentatré tonni rossi a Cetara. Al lavoro i militari dell’ufficio locale marittimo di Cetara, guidati dal comandante Luigi Passaniti, sotto il coordinamento della Capitaneria di Porto di Salerno. La specie è in via di estinzione.

Negli ultimi giorni sono stati intensificate le attività di controllo della pesca illegale, in contrasto al bracconaggio di prodotti ittici, per impedire la cattura indiscriminata di tonno rosso nelle acque del Mar Mediterraneo.

Specie simbolo del nostro mare, il tonno è a rischio perché considerato tra i pesci più preziosi sotto il profilo economico. A causa del suo valore è stato pesantemente vittima della pesca illegale praticata soprattutto nelle sue zone di riproduzione. Dal Mar Ligure all’Adriatico passando per il Tirreno meridionale, la presenza delle tonnare ha caratterizzato la vita sociale ed economica di molte comunità marinare.

Il pescato è stato rinvenuto all’interno del porto, sia a bordo di imbarcazioni che in banchina. Individuati i pescatori, destinatari di tre differenti verbali amministrativi per detenzione di esemplari di tonno rosso della lunghezza media di 33 centimetri e del peso medio di 0,65 chilogrammi.

Il pescato, sequestrato, è stato destinato alla distruzione. Nei prossimi giorni le attività saranno ulteriormente intensificate per contrastare la pesca illegale sull’intero litorale costiero.

Anche le attività che acquistano tonni sotto misura privi della documentazione idonea rischiano fino a 24mila euro di multa e chiusura del locale.