Ancora sotto shock per la vile aggressione subita al termine della sfida tra Palmese e Costa d’Amalfi, Lucia Mammato ha raccontato cos’è accaduto in quei lunghissimi e tremendi minuti.

” UNA SOLA PAROLA: VERGOGNA! Picchiati con mazze di ferro come animali, ragazzi ricoverati al pronto soccorso ,donne e bambini terrorizzati.
Oggi siamo andati a vedere la partita della nostra squadra. “L’orgoglio della Costiera”. Al ritorno il far west. Non ci sono parole. Cerchiamo solo giustizia – scrive Lucia Mammato sui suoi canali social – Abbandonati a noi stessi in terra sconosciuta, senza una pattuglia dei carabinieri che si interessasse, senza nessun poliziotto che intervenisse. OGGI CERCHIAMO GIUSTIZIA PERCHÉ LO SPORT NON È QUESTO. Perché se scelgo di andare a vedere una partita con i miei figli non è certo perché penso di andare a morire in un agguato. Non so chi sia stato, sembra sia un fatto vecchio, poco mi interessa, sicuramente non buona gente, attaccare ragazzi innocui senza motivo , attaccare gente che manco sa che esistono, so solo che gli auguro di vivere per vederli soffrire. Ringrazio di cuore il Presidente della Palmese e le persone che ci sono state vicino oggi pomeriggio. Soprattutto ringrazio di cuore un anima pia che ha soccorso i ragazzi portandoli in ospedale. Ringrazio gli amici della Costiera che ci hanno chiamato. Oggi si è scritta davvero una brutta pagina per il calcio (se così si può chiamare)“.

Un’esperienza da incubo per i tifosi del Costa d’Amalfi che volevano solo passare un pomeriggio di spensieratezza godendosi un match di calcio e si sono ritrovati al centro di un vile agguato. Ci auguriamo che gli autori vengano identificati quanto prima e che possano pagare per il male che hanno procurato.