Ieri è stata una giornata difficile in Costiera Amalfitana dal punto di vista meteorologico, cerchiamo di spiegare ciò che è accaduto.
Come ormai noto tra i comuni di Minori, Ravello e Atrani si è abbattuta una vera e propria bomba d’acqua, probabilmente si è scritta una pagina di storia nostro malgrado proprio per la particolarità dell’evento.
Iniziamo col dire che queste tipo di situazioni sono difficilmente prevedibili proprio perchè le cause che si devono associare sono molteplici.
Venendo alla cronaca, intorno alle ore 14 di ieri si è formato un temporale sotto costa il quale unito a una particolare condizione meteorologica, la convergenza dei venti (venti di diversa provenienza che spirano l’uno contro l’altro) e al mare molto caldo, ha portato alla formazione di un “V-shaped”(un temporale a forma di V) molto pericoloso perchè
ha carattere autorigenerante.
In buona sostanza un temporale che continua a svilupparsi e ad aumentare di dimensione ma senza spostarsi, rimanendo fermo nella zona dove si genera.
Come avvenuto in Costiera Amalfitana capita che nella zona interessata si registrino picchi di pioggia elevatissimi.
Nella stazione meteorologica di Ravello si sono registrati 168mm di pioggia, il tutto in sole 2 ore, per essere più chiari la media annua di pioggia nella suddetta zona è intorno ai 1400mm, quindi in parole povere in 2 ore è caduta di più della pioggia media mensile.
Di solito questo tipo di temporale ha dimensioni notevoli, colpisce intere regioni o province, registrarne uno di dimensioni cosi piccole, concentrato in soli 3 comuni, vicini tra loro pochi chilometri è qualcosa di veramente unico.
L’orografia del territorio ha sicuramente contribuito ad esasperare la situazione.