Il Consiglio Comunale di Salerno ha approvato l’addizionale sui diritti d’imbarco.
L’ok dell’assise è giunto contestualmente a quello al bilancio di previsione 2024-2026.
Dal primo aprile l’addizionale entrerà, dunque, in vigore. L’entrata sarà dovuta nella misura massima di 1,50 per passeggero, e valida per il trasporto per tutte le tratte di navigazione con imbarco dai porti di Salerno.
Ripercussioni anche per la Costiera Amalfitana, le cui realtà sono tra le prime in termini di volumi di passeggeri da e per il capoluogo.
Tassa d’imbarco: perchè è stata adottata
L’addizionale comunale sui diritti d’imbarco è contemplata dal c.d. Decreto Salvacittà, dal nome esteso “Misure per il riequilibrio finanziario di province, città metropolitane e comuni capoluogo di provincia e di città metropolitane nonché per il funzionamento della Commissione tecnica per i fabbisogni standard”, cui il comune di Salerno ha aderito nello scorso anno.
Tassa d’imbarco: soggetti passivi
Soggetto passivo dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco portuali “è colui che usufruisce della prestazione di servizi di trasporto a mezzo di compagnie di navigazione“. Andrà meglio soltanto per gli abbonati, per i quali l’addizionale è dovuta una sola volta all’emissione e a ciascun rinnovo dell’abbonamento.
Tassa d’imbarco: i meccanismi di riscossione
Il tributo sarà riscosso dalle Compagnie di Navigazione e, poi, riversato al Comune seguendo le stesse modalità e tempistiche con le quali sono riversati i diritti portuali a favore dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno Centrale.