Da domani i passeggeri che si imbarcheranno da Salerno per la Costiera Amalfitana (così come per tutte le altre destinazioni) verseranno la tassa d’imbarco. Dopo l’entrata in vigore, a partire dal 1 aprile, dell’addizionale approvata dall’ultimo consiglio comunale della città capoluogo, questa mattina è giunta comunicazione ufficiale alle compagnie di navigazione ad applicare il controverso tributo.
Le tratte più colpite, inevitabilmente, quelle per la Costiera Amalfitana, verso cui è diretta la stragrande maggioranza delle imbarcazioni di linea che partono da Salerno: i passeggeri dovranno versare 1 euro e 50 in più pro capite. In tal senso si starebbe già procedendo ai conseguenti adeguamenti tariffari che saranno applicati a partire da domattina.
Nessun profilo di esenzione, al momento: tutti, tranne gli abbonati, come prescritto dal Regolamento del tributo, dovranno versare la controversa addizionale. L’applicazione, stando a quanto emerso dovrebbe essere, inoltre, retroattiva: le compagnie, dunque, con tutta probabilità corrisponderanno anche il tributo (non riscosso dai passeggeri) dovuto per i primi tre giorni di Aprile.
Gli armatori sono sul piede di guerra: l’auspicio era quello di un congelamento della situazione attuale, almeno fino alla convocazione del tavolo tecnico in Prefettura, riguardante non soltanto il tema dell’addizionale, ma anche quello delle limitazioni introdotte dal nuovo regolamento accosti: nel caso in cui la riunione non dovesse essere convocata entro venerdì i collegamenti di linea potrebbero fermarsi, come preannunciato, in segno di protesta. Le compagnie, inoltre, con tutta probabilità proporranno ricorso al Tar.
Nel mirino erano finite, nello specifico, gli intervalli minimi di cinque minuti tra un accosto e l’altro, e i limiti massimi prescritti alle imbarcazioni di linea per approdare nei porti di Cetara e Maiori.