Gli utenti che non usufruiscono di alcun servizio di depurazione non ne vedranno addebitato il costo. È quanto stabilisce l’Ausino – l’azienda di servizi idrici integrati – in merito alla spesa, sostenuti dai cittadini di Maiori, Minori e Scala, non dovuta. La querelle era scoppiata perché, sulle bollette, veniva conteggiata una depurazione “in divenire” . Alla depurazione dovrà continuare a provvedere, al momento e nei territori interessati, direttamente l’utenza in maniera autonoma.

«Le bollette inviate ai maioresi da Ausino spa, nuovo gestore del servizio idrico dallo scorso I gennaio, contengono la voce costi di depurazione. Ma, come noto, il territorio è destinatario di una progettazione in corso che prevede la costruzione di un sistema di depurazione delle acque reflue, poiché evidentemente tale impianto ancora non esiste». A tuonare il gruppo consiliare di minoranza del Comune di Maiori, composto da Elvira D’Amato e Nicoletta Sarno. «Hanno ritenuto di poter conteggiare anche quest’onere accessorio per stabilire i costi delle tariffe praticate nelle bollette spedite ai cittadini, né gli attuali amministratori hanno ritenuto di doverglielo ricordare». Dopo la conferenza di servizi dello scorso anno, nella quale si disciplinava il trasferimento del servizio idrico integrato del Comune di Maiori alla società Ausino spa, «L’Amministrazione avrebbe dovuto fornire al nuovo gestore una mappatura degli impianti idrici e fognari e concertare il “Piano degli interventi relativo agli impianti ed ai servizi agli utenti con i relativi costi previsti e la specifica previsione delle tariffe da praticarsi agli utenti”. Dal silenzio alle nostre richieste dobbiamo desumere che nulla di tutto questo sia avvenuto e che siamo ancora lontani dalla meta della programmazione di un servizio idrico e fognario adeguato al territorio. Chi amministra – concludono – e chi riscuote riveda urgentemente gli importi dell’acqua richiesti ai cittadini ed eviti inutili e costosi contenziosi».

La risposta è arrivata pochi minuti fa dall’Ausino, che ribadisce l’applicazione in via temporanea di due diverse tariffe per il servizio di depurazione. “Una tariffa parziale, pari ad euro 0,1811 euro/mc, necessaria per coprire i costi energetici dei sollevamenti in condotta sottomarina, di prelevamento e di smaltimento dei rifiuti e delle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria necessari per garantire la funzionalità di tali sistemi e per assicurare l’idoneità delle acque di balneazione a tutela della salute pubblica. Una tariffa di depurazione totale, pari ad euro 0,6380 euro/mc, laddove vi sono dei depuratori in grado di trattare le acque nel rispetto dei parametri previsti dal D.Lvo 152/06”.

Attualmente, la depurazione parziale è applicata nei Comuni di: Atrani, Cetara, Conca dei Marini, Maiori, Minori, Praiano, Ravello, Scala.

Mentre la tariffa di depurazione totale viene applicata nei Comuni di: Agerola, Amalfi, Furore, Positano, Tramonti, Vietri sul Mare.

Il passaggio della tariffa da depurazione parziale a depurazione totale – fanno sapere dall’azienza – avverrà gradualmente non appena la Provincia di Salerno consegnerà all’Ausino gli impianti in corso di realizzazione/ultimazione. Ovviamente – rimarcano – gli utenti che non usufruiscono di nessun servizio di depurazione, laddove ad es. non vi è una rete fognaria entro i 200 mt di distanza dalla propria utenza, il servizio non viene addebitato, dovendo provvedere alla depurazione direttamente l’utenza in maniera autonoma”.

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