Annettere i comuni di Positano e Praiano nel novero dei territori esclusi dal rispetto del divieto di circolazione. È la richiesta estesa attraverso una nota, di Salvatore Gagliano. L’ex sindaco di Praiano vuole tutelare gli interessi dei residenti, dei lavoratori e delle strutture ricettive che ricadono nei comuni borderline tra Amalfi e Sorrento. Targhe alterne, differenze e punti in comune.
Pensare che già al 6 aprile le ordinanze targhe alterne generino un groviglio interpretativo così ampio era già difficile prevederlo. Un paino traffico da far invidia al talento del maestro Kubric, al quale probabilmente alcuni si sono inspirati per fare il piano traffico nelle due penisole: perché se non è un’Odissea quella che rischiano di vivere gli automobilisti delle due perle del Mediterraneo, poco ci manca.
A richiamare l’attenzione su quanto disposto, lo scorso 3 aprile sul versante sorrentino, è Salvatore Gagliano. L’ordinanza prefettizia infatti esclude i sei comuni della penisola sorrentina ma non i due – Positano e Praiano – contigui. In parole povere, turisti e lavoratori che non provengono dai comuni di Vico Equense, Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Sorrento e Massa Lubrense, saranno costretti loro malgrado a fare il Gran Tour di goethiana memoria. Un giro che porterà gli automobilisti a optare per tragitti più lunghi e tortuosi, come l’Agerolina o il Valico di Chiunzi.
“Positano e Praiano sono i centri più penalizzati dal Decreto del Prefetto di Napoli. Le direttive che disciplinano la circolazione a targhe alterne – afferma Salvatore Gagliano, imprenditore turistico della Costiera Amalfitana – sono state trasmesse senza una preventiva concertazione con la Prefettura di Salerno. Ciò determina la paradossale situazione per cui ad un auto è permessa la circolazione in Penisola Sorrentina, ma alla stessa auto nello stesso giorno è impedito di circolare sull’Amalfitana“.
Un turista che si sposta in auto deve necessariamente mettere da parte l’idea di poter visitare in un giorno la Penisola Sorrentina e la Costiera Amalfitana, a meno di rischiare l’elevazione di un verbale.
Chi deve invece raggiungere Positano o Praiano ha solo l’alternativa di percorrere strade più lunghe e tortuose che passano per Agerola o per la lontana Vietri sul mare. In questo modo si va a intasare il traffico sull’Amalfitana. Questo non vale solo per i turisti, ma anche per i tanti lavoratori occupati tra Positano e Praiano ma che risiedono nelle zone di Agerola, Pimonte, Castellammare e altri Comuni limitrofi.
“Mi auguro che il provvedimento possa essere rivisto e modificato, magari grazie all’intervento sia dell’Assessore al Turismo Casucci che del Presidente della Commissione Trasporti Cascone. Questi, presenti al tavolo di concertazione con il Prefetto di Napoli, non hanno provveduto a tutelare due centri importanti come Positano e Praiano. Auspichiamo che tutto ciò possa essere tenuto in considerazione e che il Decreto venga presto modificato“, chiosa infine Gagliano.
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