Le sigle sindacali scrivono al Prefetto di Salerno dopo le problematiche sorte già dal Ponte della Liberazione e che interessano la mobilità costiera. Necessario adottare provvedimenti urgenti per contingentare i flussi. Già ieri in migliaia hanno affollato la pensilina degli autobus: mezzi strapieni con autisti che hanno chiuso le porte per questioni di sicurezza.

Se questo è quello che dovremmo aspettarci da chi si batte per restituire vivibilità al territorio siamo sulla cattiva strada. Targhe alterne ha dimostrato, ancora una volta, la propria inutilità di fronte alla massa di turisti che ieri ha affollato le maggiori mete turistiche della Costiera Amalfitana.

Vie del mare ma non solo. Già, perché buona parte dei visitatori hanno scelto il trasporto su gomma per raggiungere i centri. Gli autisti, loro malgrado, non sono riusciti – tanto era alta la domanda – a far salire tutti i passeggeri.

Un problema notevole che in vista dell’estate rischia di presentarsi in maniera ancor più imponente. Criticità ataviche di un territorio che ha – al di fuori del trasporto marittimo – un solo modo per poter raggiungere la Divina.

A tal proposito, sono iniziati i “carteggi” tra sigle sindacali e prefetto. Fit Cisl e Filt Cigl hanno scritto al dott. Francesco Russo per ribadire la necessità di adottare provvedimenti urgenti e di medio periodo volti al contingentamento del flusso di traffico lungo la Ss 163 Amalfitana.

Anche quest’anno, infatti, con i primi giorni festivi del periodo di inizio Unico Costiera, non si sono fatte attendere situazioni di disagio connesse all’enorme flusso di veicoli.

A tale situazione – scrivono i sindacati – si aggiunge lo spropositato numero di turisti che invadono letteralmente il piazzale adibito a parcheggio e capolinea dei bus Sita di Amalfi, i quali per raggiungere le mete paesaggistiche più ambite affollano i mezzi di trasporto esasperando il personale addetto alla guida.

La situazione è davvero seria e non consente più di adoperarsi in soluzioni tampone che non danno garanzie agli operatori del settore, pertanto si rende necessario adottare, improcrastinabilmente, soluzioni e provvedimenti di livello superiore e con l’accordo di tutti gli enti coinvolti, per esposizione territoriale o per competenza”, si legge nella lettera scritta a quattro mani da Iuliano e De Rosa.

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