Targhe alterne tutti i giorni in Costiera Amalfitana. Da questa mattina il dispositivo che vieta la circolazione – tutto il mese – nella Divina per i veicoli in base alle date sul calendario. Pro e contro di un’ordinanza che ha fatto discutere.

Integrazioni, divieti e polemiche. Da oggi e per tutto il mese di agosto la circolazione in Costiera Amalfitana sarà fortemente limitata. Parte da oggi, infatti, il dispositivo che limita l’accesso in quattordici comuni. La limitazione riguarda principalmente i veicoli a quattro ruote che da Vietri ad Agerola dovranno fare i conti con numeri e calendario.

Esattamente da domenica 1° agosto a mercoledì 31 agosto, per tutto il mese – il più caldo non solo sotto il profilo delle temperature ma, soprattutto, sotto quello della circolazione -, ci sarà il divieto che riguarderà tutta la Costa d’ Amalfi.

Tavole rotonde continue, brainstorming che hanno interessato ben quattordici primi cittadini. A capo c’è Luigi Mansi, fascia tricolore del territorio di Scala nonché presidente della Conferenza dei Sindaci della Costa d’ Amalfi.

Integrazioni, modifiche e deroghe che da giugno hanno allargato la fascia degli esoneri.

Nell’incontro in Prefettura dello scorso luglio sono state discusse le maggiori criticità. Tra le altre, l’accesso no limits dei lavoratori in Costiera non residenti regolarmente muniti di contratto, i proprietari di immobili non residenti nella Divina, i turisti con regolare prenotazione nelle strutture ricettive e l’estensione ad Agerola dell’ordinanza.

E se all’inizio l’ordinanza è sembrata un rebus giuridico, con il trascorrere delle settimane turisti e abitanti limitrofi hanno appreso tutto quanto c’era da carpire. Ora la direttiva è stata pienamente acquisita e – nel periodo più caldo sotto il profilo della circolazione – va incontro alle esigenze delle comunità che potranno finalmente godere dei propri territori, finalmente vivibili.

Queste le prospettive, sperando che le vie del mare vengano sfruttate al massimo dei giri per garantire lo sgombero di mezzi e veicoli pesanti a vantaggio delle comunità, flora e fauna del territorio e del welfare collettivo.

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