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Strage di Erba, cosa c’entra Azouz Marzouk: la verità

Azouz Marzouk, marito di Raffaella Castagna

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La strage di Erba divide innocentisti e colpevolisti nei confronti di Rosa e Olindo. Era l’11 dicembre del 2006, quando è avvenuto quel massacro in cui hanno perso la vita quattro persone, tra cui anche un bambino di due anni.

La difesa di Rosa Bazzi e Olindo Romano ha sempre sostenuto una pista differente, mettendo in evidenza che alcuni elementi non sono stati mai presi in considerazione in maniera precisa. Ma c’è un personaggio che entra a far parte di queste vicende così truci. Si tratta di Azouz Marzouk.

Quale sarebbe stato il movente della strage di Erba

Secondo l’accusa, che ritiene Rosa e Olindo colpevoli della strage di Erba, il movente del delitto sarebbe da rintracciare nei profondi conflitti di vicinato. Soprattutto conflitti di vicinato ci sarebbero stati Olinda e Rosa e la coppia formata dal tunisino Azouz Marzouk e Raffaella Castagna.

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La difesa, però, ritiene che è un movente troppo debole, soprattutto se si mette in relazione con l’atrocità di un massacro incredibile, che è stato organizzato perfino nei minimi dettagli, per arrivare ad un delitto terribile, da cui l’opinione pubblica è stata molto colpita.

Secondo l’accusa, l’11 dicembre 2006 i coniugi Rosa e Olindo avrebbero agito dopo anni di tensioni e di conflitti che si erano svolti all’interno del palazzo in cui abitavano, cercando di lavare con il sangue le liti condominiali.

Che cosa c’entra Azouz Marzouk?

C’è però una pista alternativa proposta dalla difesa di Rosa e Olindo, che ritiene che il motivo non sarebbe da rintracciare nelle liti condominiali, ma avrebbe un’altra spiegazione. Si tratterebbe, nello specifico, della guerra per lo spaccio di stupefacenti tra tunisini e marocchini.

I legali di Rosa e Olindo sostengono che tutto ciò troverebbe riscontro nel racconto fatto dal tunisino Abdi Kais. Quest’ultimo, quando sono accaduti i fatti, aveva la residenza a casa di Azouz Marzouk. Kais avrebbe parlato di uno scenario molto diverso rispetto a quello proposto dall’accusa di Rosa e Olindo. Infatti Kais si sarebbe riferito all’ipotesi di una vendetta che riguarda questioni di droga.

La corte di Via Diaz, in cui abitavano i coinvolti, sarebbe stato un punto importante per lo spaccio. I fatti sarebbero degenerati con aggressioni tra alcuni tunisini che sarebbero stati vicini ad Azouz Marzouk e avrebbero coinvolto anche un gruppo di marocchini nel traffico di droga tra Erba e Merone. Secondo quello che ha raccontato il testimone, qualche tempo prima, lui, il fratello di Azouz e due cugini sarebbero stati accoltellati.

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