La morte dei giovani Carabinieri Francesco Pastore e Francesco Ferraro, scomparsi in un terribile incidente nel mentre svolgevano il loro difficile lavoro a Campagna, è l’occasione per evidenziare ancora una volta la pericolosità delle strade della nostra provincia e, in particolare, della Strada Statale 163 Amalfitana.
Ad evidenziare ancora una volta la problematica il presidente dell’associazione per la Tutela delle Vittime della Strada in Costa d’Amalfi Salvatore Gagliano.
“La cosa più incomprensibile – si legge nella nota di Gagliano – è la mancanza di iniziative per rendere meno pericolosa la Statale 163 Amalfitana, nonostante i tanti incidenti, alcuni dei quali mortali, e le continue sollecitazioni“.
Dissuasori ed autovelox tra le soluzioni proposte, su modello di quanto avvenuto a Salerno ed in altri importanti comuni della Provincia.
“Non si capisce perché ciò non possa avvenire anche in Costiera Amalfitana – ha proseguito Gagliano – dove nessun Comune ha pensato di adottare provvedimenti che possano scoraggiare quei motociclisti dal percorrere la S.S. 163 ad alte velocità, come se fossero sull’autodromo di Monza“.
Ribadita, ancora una volta, la proposta di assumere provvedimenti restrittivi della circolazione dei motocicli di grossa cilindrata.
“Ben comprendiamo anche le difficoltà delle Forze dell’Ordine, la cui attività di controllo della strada è proibitiva, vista l’abitudine dei motociclisti, in maniera particolare nei giorni festivi e pre-festivi, di circolare a gruppi, dando vita a vere e proprie corse che creano seri pericoli a chi percosse la Statale Amalfitana, oltre che a loro stessi“, ha proseguito Gagliano, invitando a “valutare il divieto di percorrenza della S.S. 163 per i motocicli nei giorni festivi e pre-festivi, consentendo la circolazione su due ruote solo a chi si sposta per motivi di lavoro“.
“Restiamo tutti noi fiduciosi che la situazione cambi, esigenza non solo nostra ma dei tanti cittadini della Costiera Amalfitana che continuano a prendere atto che nessuna iniziativa viene posta in essere da chi è preposto a farlo“, l’auspicio finale del già consigliere regionale praianese, in prima linea per la tutela della sicurezza stradale.