Stop agli animali nei circi: in Campania spettacolo con animali virtuali

San Giorgio a Cremano, comune della città metropolitana di Napoli, ospita il primo circo virtuale: il Circus Atmosphere.

Il Circum Atmosphere sarà aperto a grandi e piccini dal 18 novembre fino all’11 dicembre di quest’anno. Il progetto di questo evento ha come obiettivo quello di far comprendere come l’emozione del circo possa essere vissuta anche senza la presenza di animali dal vero.

Infatti ben presto sarà promulgato un Decreto Legislativo che vieterà definitivamente l’utilizzo degli animali nei circhi. Il decreto punta a preservare queste cerature da maltrattamenti che spesso subiscono durante gli spettacoli di cui sono protagonisti.

Il Circus Atmosphere, proprio come si evince dal nome, cerca di immergere lo spettatore in un’atmosfera da circo, facendolo interfacciare con ologrammi di animali. Tra questi animali non possono mancare animali esotici, tipici dei circhi, come tigri, leoni e elefanti; ma questo tipo di esperienza permette allo spettatore anche di vedere fluttuare intorno a lui animali marini come meduse e delfini, come se stesse camminando in un grande acquario.

Tutto ciò è possibile grazie ad una grande rete che avvolge tutta la pista e sulla quale gli ologrammi degli animali vengono proiettati.

Su questo progetto si è espresso Giorgio Zinno, sindaco di San Giorgio a Cremano, il quale ha cercato di rendere l’esperienza più inclusiva possibile concedendo 150 biglietti gratuiti a famiglie in difficoltà e persone diversamente abili:

“Abbiamo deciso di dare il patrocinio morale all’iniziativa e, considerato il suo valore culturale e sociale, abbiamo chiesto all’organizzazione di concedere gratuitamente 150 biglietti da offrire alle famiglie in difficoltà con minori e diversamente abili che verranno distribuiti direttamente dai Servizi Sociali dell’Ente”

Questo evento si pone quindi come la prima sperimentazione di un’evoluzione degli spettacoli circensi, dove l’uomo può ammirare animali esotici senza necessariamente chiuderli in gabbie o maltrattarli per effettuare numeri complessi.