Si è svolto ieri l’atteso incontro tra i sindaci della Costiera Amalfitana e due assessori regionali per trattare temi di primaria importanza come lo spopolamento della Divina.
I primi cittadini, o loro delegati, hanno incontrato Felice Casucci assessore regionale alla Semplificazione Amministrativa e Turismo e Bruno Discepolo assessora all’urbanistica, ai quali sono state presentate le principali criticità legate alla nascita di tante, troppe, strutture extralberghiere.
La Conferenza dei sindaci della Costa d’Amalfi, presieduta dal presidente Fortunato Della Monica, ha avanzato ai rappresentanti di Palazzo Santa Lucia due proposte. Una relativa alla modifica del Piano di Utilizzo delle Aree Demaniali varato dall’ente regionale nello scorso mese di aprile.
Nella fattispecie i sindaci della Divina hanno sottolineato che sarebbe necessaria la creazione un lido sociale comunale, in questo si potrebbe garantire anche alle fasce più deboli e meno abbienti di poter usufruire della spiaggia senza gravare sul bilancio familiare.
Il secondo punto all’ordine del giorno è stata relativa è stata la richiesta della modifica della legge regionale che regola le strutture extralberghiere. “Se non interveniamo rischiamo di perdere la propria storia e la propria identità – ha sottolineato il presidente della Conferenza dei sindaci della Costa d’Amalfi Fortunato Della Monica – Si rischia lo spopolamento, dobbiamo quindi intervenire con forza. Ringrazio gli assessori che hanno mostrato grande interesse e disponibilità“.
La prossima settimana sarà presentata una proposta unitaria da parte dei sindaci della Costiera Amalfitana relativa alla modifica del PUAD e si lavorerà sul tema delle strutture extralberghiere. Un punto quest’ultimo difficile da trattare ma che richiede un intervento comunque necessario visto che ormai da anni la tendenza è chiara. Sempre più persone sfruttano le proprie abitazioni per creare B&B o case vacanze, in molti casi ci sono famiglie che hanno lasciato la propria abitazioni preferendo di trasferirsi altrove in affitto, non dando di fatto più la possibilità ai residenti di vivere nei comuni di appartenenza.
Senza ombra di dubbio la crescita dell’offerta turistica ha portato alla nascita di moltissime attività imprenditoriali nel campo dell’accoglienza ma forse la Costiera Amalfitana, considerando che si tratta di un territorio particolare per conformazione e dimensione, è andata un po’ oltre.
La proposta relativa alle attività extralberghiere da parte dei sindaci prevede che i comuni possano intervenire su nuove aperture di attività e disciplinare le locazioni brevi solo al superamento di una determinata soglia nel rapporto tra popolazione residente e posti letto turistici.