L’Italia è pronta ad aprire agli spostamenti tra le varie regioni. Il giorno designato è mercoledì 3 giugno, quando saranno autorizzati i viaggi da una regione all’altra.

Niente più autocertificazione o giustificato motivo lavorativo o di salute. Nonostante questo, però, ci saranno ancora alcune cose che non potremo fare per rispettare le norme di sicurezza legate al Covid-19.

Il Corriere della Sera propone le 10 cose che ancora non potremo fare a partire dal prossimo 3 giugno, nonostante siano autorizzati gli spostamenti tra regioni:

  1. Rimane vietato stare troppo vicini all’aperto e nei luoghi pubblici: niente assembramenti.
  2. La distanza dagli altri deve essere sempre di 1 metro, e di 2 quando si svolge attività fisica. Dove non è possibile si deve indossare la mascherina.
  3. Niente baci e abbracci con chi non è «congiunto»: e anche con i parenti non conviventi
  4. Nei luoghi pubblici, nei negozi, dal parrucchiere e dall’estetista, in aereo e in treno, sui mezzi pubblici e ovunque non sia possibile mantenere la distanza, e in alcuni casi anche all’aperto (in Lombardia è obbligatoria) bisogna sempre indossare la mascherina.
  5. In molti negozi bisogna indossare i guanti: che diventano obbligatori quando si acquistano generi alimentari.
  6. Non potremo rifiutare di sottoporci alla misurazione della febbre. Con 37,5 è vietato l’accesso in molti luoghi pubblici, e si può essere segnalati all’autorità sanitaria.
  7. Non potremo (ancora) andare dal parrucchiere e in palestra senza prenotazione.
  8. Non potremo rifiutare di rilasciare le nostre generalità in quei negozi o ristoranti che lo chiederanno.
  9. Potremo andare all’estero solo nei Paesi che accettano gli italiani.
  10. Se siamo entrati in contatto con persone positive oppure nei luoghi dove vige l’ordinanza del governatore o del sindaco si dovrà rimanere in quarantena dal momento dell’arrivo.