Continua l’azione giudiziaria a carico della rete di pusher sgominata nel novembre dello scorso anno dei Carabinieri, che spacciava sostanze stupefacenti in gran parte della Costiera Amalfitana.
Ieri mattina, infatti, come scrive il quotidiano “Il Mattino”, davanti al giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Salerno, Valeria Campanile, si è tenuta la requisitoria del pubblico ministero per cinque dei dieci imputati che hanno chiesto di accedere al giudizio abbreviato.
Era il novembre del 2022 quando, infatti, all’esito di un capillare lavoro investigativo gli inquirenti decapitarono un grosso giro di spaccio, attivo in gran parte della costiera, attraverso l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del tribunale di Salerno Carla De Filippo su richiesta del pubblico ministero della DDA Francesco Rotondo
Il pm avrebbe chiesto, infatti, 14 anni di reclusione per M.S., 32enne originario di Vietri sul Mare: secondo gli inquirenti sarebbe il capo della gang. Nonostante fosse ai domiciliari dal 2019, avrebbe continuato a spacciare utilizzando le potenzialità della rete.
Tra le pene richieste agli altri componenti del gruppo accusato di condurre attività di spaccio: quattordici anni per R.M. di Maiori, sette anni e quattro mesi per E.P. di Cava dei Tirreni, otto anni e otto mesi per P.d’A., sei anni e otto mesi per S.R., in entrambi i casi di Vietri sul Mare.
Il prossimo mese giungerà la sentenza del giudice decisa con rito abbreviato: il collegio difensivo è rappresentato dagli avvocati Domenico Fasano, Marina Manconi e Bonaventura Carrara.
Sulle altre cinque persone coinvolte nel processo gravano le accuse di produzione, detenzione e spaccio di droga. Molti le avrebbero respinte sostenendo che la droga fosse esclusivamente impiegata per un uso personale.